Il prosieguo della Scuola Italiana Politica

Una volta il Telegiornale del primo canale (oggi semplicemente  TG1) era la Bibbia e la RAI in genere era il vocabolario della lingua italiana.

Stamattina, il TG1 delle otto si è premurato di farci sapere che, dopo tredici anni di necessaria pausa, si riprendono i concorsi per docenti. Molti si saranno scordati, non pochi ne sono completamente all'oscuro. La inviata speciale nelle strade di Roma capitale si è fatta aiutare da una dirigente scolastica. La quale, con sprezzo del pericolo,  ha citato a memoria  le fasi della prova di sgrossamento dell'esercito di aspiranti (quiz al computer e risposta in giornata se ce l'hai fatta o no) e ha illustrato anche il “prosieguio”.

Che una cameriera di Voghera o, al più, un maestro di Vigevano possano, al bar, dire prosieguio ci può anche stare.

Ma che la parola prosieguio sia uscita dalla bocca della dirigente scolastica del Liceo Visconti di Roma è la conseguenza della mancata riforma proposta anni fa da Pier Paolo Pasolini. Chiudere per dieci anni la scuola media e aspettare che passi.

P.S.

Sono curioso di vedere nel  TG1 delle 20, stasera, se qualche allegra comare della su-non-lodata dirigente possa propinarci un “Ci si auspica che le prove scritte vadino meglio”.