Strada Benevento-Campobasso: non c'e' molto traffico. Condizioni meteorologiche ideali per la guida. E' una normalissima giornata di una qualsiasi stagione. Guido con la solita attenzione, se non altro per abbassare il mio record di percorrenza di chilometri con un solo litro di benzina. Risparmio o tirchieria? Mah!

Da lontano, inequivocabili, lampeggianti blu: polizia, carabinieri, ambulanza? Solita strizzatina allo stomaco, subito rasserenata da una coscienza pulita. Sono a posto con tutti i documenti in regola e una velocità adeguata alle norme.

L’auto deve essere ferma: i lampeggianti sono ancora lontani. Finalmente arrivo vicino alla fonte di allarme: è una normalissima piazzola di sosta. Nessun incidente, per fortuna. C’è solo una piccola auto molto colorata con sopra il tettuccio una montatura di lampeggianti blu degna de “L’ispettore Callaghan”. Poi, cosa alquanto strana, lampeggianti dello stesso colore anche sui fari e sui fanalini anteriori.

Vicino all’auto un tranquillo e pacifico signore che guarda verso il guard-rail. Non avverto alcuna apparente situazione di pericolo o di emergenza. Lo stesso operatore/guidatore sembra non avere alcuna fretta o ansia.

Caso unico? No, è capitato diverse volte - e sempre sullo stesso tratto viario - di rivedere la piccola Panda percorrere l’itinerario consueto, nel suo perenne stato di emergenza “presunta”. E la buonanima di Lucio Dalla mi canta da lassù. “E c’è un omino piccolo così, con due lampeggianti da illuminare…..”.

D’altra parte chi, da piccolo, non ha sognato di fare o il pilota o l’audace guidatore di un’auto della polizia? Sì, ma con tanti lampeggianti, nessuno aveva mai osato!

LUIGI PALMIERI