Chi vincerà il Premio Strega 2014? Società

Come da consolidata tradizione, Benevento, in un teatro San Marco con molti giovani, ha presentato al grosso pubblico i 12 finalisti del premio Strega edizione 2014. Terzo premio letterario più longevo d’Italia, dopo il Bagutta (1927) e il Viareggio (1930), di sicuro il più blasonato, quest’anno compie 68 anni. Con un colpo d’occhio dei più suggestivi, il palco presentava sulla sinistra una scultura di un cavallo tipico di Mimmo Paladino e più in basso allineati i dodici libri, mentre sulla destra una riproduzione dell’Arco di Traiano simbolo della città. Al centro naturalmente trovavano posto gli autori per essere intervistati, con sullo sfondo la proiezione del loro primo piano su di un megaschermo che riproduceva anche la copertina del libro, il nome dell’autore e dell’editore.

A presentare e intervistare gli autori, con la verve che la contraddistingue, Paola Saluzzi:

Giuseppe Catozzella con “Non dirmi che hai paura” (Feltrinelli), Antonella Cilento “Lisario o il piacere infinito delle donne” (Mondadori), Donatella Di Pietrantonio “Bella mia” (Elliot”), Gianni Pacinotti alias Gipi “unastoria” (Coconino Press-Fandango), Marco Magini “Come fossi solo” (Giunti), Giuseppe Munforte “Nella casa di vetro” (Gaffi), Francesco Pecoraro “La vita in tempo di pace” (Ponte alle Grazie), Paolo Piccirillo “La terra del sacerdote” (Neri Pozza), Francesco Piccolo “Il desiderio di essere come tutti” (Einaudi), Giorgio Pressburger “Storia umana e inumana” (Bompiani), Elisa Ruotolo “Ovunque, proteggici” (Nottetempo), Antonio Scurati “Il padre infedele” (Bompiani).

Ancora una volta, almeno secondo l’autorevole parere di Tullio De Mauro, ci troviamo di fronte ad una qualità alta e l’emergere di temi legati sia alla ricostruzione storica sia ai dilemmi della nostra coscienza di fronte al mondo contemporaneo. Abbiamo anche alcune novità per il premio Strega, forme letterarie sperimentali e una gràphic nóvel, romanzo in forma di fumetto pubblicato nella veste di un libro normale. Un esempio in tal senso è forse quella Storia d’Italia di Enzo Biagi uscita decenni or sono. Quello di Gipi potrebbe risultare l’autentico outsider in particolar modo tra i lettori più giovani.

E proprio per incentivare i giovani alla lettura nasce da quest’anno il Premio Strega Giovani che verrà assegnato da una giuria di circa 400 ragazzi provenienti da oltre 40 scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero al libro che avrà riportato il maggior numero di preferenze tra i 12 finalisti.

Novità tra le novità, in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, un’edizione speciale del premio Strega premierà il vincitore che sarà scelto tra cinque scrittori recentemente tradotti e pubblicati in Italia che hanno vinto nei Paesi d’origine un importante riconoscimento nazionale.

Per quanto concerne gli autori presentati a Benevento, ben cinque autori su 12 parlano campano e tre addirittura tutti di una provincia a noi limitrofa, Caserta. Proprio di Caserta è Francesco Piccolo con Il desiderio di essere come tutti, libro da chi vi scrive acquistato e letto nel dicembre scorso mai immaginando di ritrovarlo tra i 12 eccelsi dello Strega. E’ un libro molto bello, presentato da Paolo Sorrentino e da Domenico Starnone, che va dai funerali di Berlinguer, passando per il rapimento Moro, fino al ventennio di Berlusconi, lasciandosi alle spalle definitivamente la generazione arrabbiata di chi è stato ragazzo e comunista all’epoca del memorabile funerale di Togliatti (1964), e passa a raccontarci il comunismo ragionevole al tempo di Berlinguer e del suo altrettanto memorabile funerale (1984). Se è vero che impieghiamo una vita intera a divenire noi stessi, il guardarsi indietro rievoca i nostri attimi, le nostre folgorazioni, i nostri sbagli, quello che in sostanza è il filo dei nostri giorni.

Sarà un bel contendere con Antonio Scurati, già secondo per una manciata di voti in passato, oggi con un altro bel libro, Il padre infedele; ma attenti a Giorgio Pressburger che, con Storia umana e inumana, potrebbe rivelarsi il terzo incomodo.

Ora l’11 giugno in Casa Bellonci lo spoglio dei voti degli Amici della domenica, ai quali si aggiungono 60 lettori “forti” selezionati ogni anno da librerie indipendenti italiane e quindici voti collettivi espressi da scuole, università e istituti italiani di Cultura all’estero. Definita così la cinquina dei finalisti, il 3 luglio nel Ninfeo di Villa Giulia, dopo apposita votazione e al termine dello scrutinio, verrà proclamato il vincitore che riceverà un premio in denaro di cinquemila euro offerto dalla Società Strega Alberti di Benevento.

GIANCARLO SCARAMUZZO

giancarloscaramuzzo@libero.it 

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