Dalla politica ai fornelli... e mi chiamano Duracell Società

Se è vero che indossare qualcosa di verde rivela “una persona di temperamento dalla mente molto attiva”, allora questa definizione calza come un guanto su lady Mastella, all'anagrafe Alessandrina Lonardo, che è giunta nella nostra redazione avvolta da uno sciarpone verde smeraldo, in tinta con la borsa, ed un sorriso smagliante che brillava più del doppio filo di perle indossato.

Con la consigliera regionale abbiamo inaugurato il ciclo di interviste targate 2015 di Realtà Sannita.

Accolta con garbo e affabilità dal direttore Giovanni Fuccio e dai giornalisti Lucia De Nisi, Annamaria Gangale, Silvia Rampone, Mario Pedicini e Giuseppe Chiusolo, Sandra Lonardo ha piacevolmente disquisito dei più disparati argomenti: due ore abbondanti in cui ha spaziato dalla politica - in primis - all'impegno nel sociale, dalla villa di S. Giovanni di Ceppaloni alla cucina, passando per gli hobby e la famiglia, senza, però, sottacere le avversità della vita, affrontate sempre con grande forza e a testa alta.

I miei amici, quelli veri - ha asserito - mi chiamano Duracell!”.

Si definisce una donna con un buon intuito e buone doti organizzative, che si è sempre interessata della casa a 360°, da qui l'aneddoto: “Per i 25 anni di matrimonio Clemente mi regalò una fede in oro bianco e poi aveva ordinato un brillante da un famoso gioielliere e io gli dissi 'Non lo voglio, che me ne faccio e poi già ho quello regalatomi da mia zia; piuttosto voglio una cucina di tipo industriale'. Grazie a questa cucina ho realizzato delle cose incredibili, l'ultima in ordine di tempo sono stati i panettoni a Natale preparati con i canditi fatti, tra l'altro, da me e devo dire che sono andati letteralmente a ruba”.

L'on. Lonardo, inoltre, ha dichiarato di coltivare quotidianamente i contatti con i suoi tanti amici, via social e non.

Infine, spazio anche alla scrittura con un libro di prossima uscita ed un altro magari più in là su ricette e bon ton.

ANNAMARIA GANGALE

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