Dialogo tra uno sciocco e un uomo di m. Società

Dentro ognuno di noi sembrano vivere più personalità, che affiorano, si confrontano e, a volte, prevalgono l’una sull’altra. Capita spesso che lo “sciocco”, che è all’interno, ci induca a considerazioni semplici, ingenue, quasi ovvie. Ma, poi, interviene “l’uomo di m.” (la “m.” non è quello che avete pensato, ma l’abbreviazione di “mondo”!) che ci contrasta e ci induce a ragionare, a far prevalere il compromesso, l’inciucio, il “facciamoci i fatti nostri”.

DIALOGO SULLE RELIGIONI

Sciocco: “Questi integralisti islamici mi sembrano uomini del medioevo, trasportati nel mondo di oggi da una terribile macchina del tempo. Ai loro nemici tagliano le teste, come barbari feroci, considerano le donne come esseri inferiori il cui unico compito è quello riproduttivo o quello di servire il maschio. Per accontentare quel beduino che gli è accanto ed evitargli qualsiasi possibile gelosia, girano imbacuccate per non farsi vedere, rinunciano alla loro libertà: emancipazione zero, istruzione zero, pensieri ridotti ad encefalogramma piatto. Ed anche da noi la religione non tratta bene l’universo femminile. C’è poco da scialare, con le donne ancora discriminate. Non sono nemmeno ammesse al diaconato! In chiesa al massimo leggono qualche passo delle letture, raccolgono le elemosine o fanno le catechiste, tanto perché con i piccoli ci sanno fare! Quisquilie, per una religione che è fondata sull’amore e sulla parità tra uomo e donna, entrambe creature di Dio”.

Uomo di m.: “Ma di cosa parli? Sai poco o niente della loro cultura, della loro religione e dei loro costumi e ti permetti di giudicare? E che dire che ancor oggi noi “civili” abbiamo forme di ammazzamento legale in così tanti Stati? Per non parlare poi di un passato più o meno remoto: con inaudite violenze, ispirate proprio dalla nostra religione, allora intollerante e becera. Ti ricordi di roghi, streghe e Inquisizione? E poi, parli di donne discriminate anche dalla nostra religione. Non ricordi che la donna viene da una costola dell’uomo? E’ quindi meno importante di lui! E hai dimenticato che non vi era alcuna donna tra gli apostoli? Una ragione vi doveva pur essere in un disegno divino!

Sciocco: “E hai sentito che vergogna, che scempio, in nome di una religione nella quale è difficile riconoscersi! Si toglie il cuore ad un cadavere e lo si usa – sì, dico proprio così: lo si usa – come una reliquia. E già si litiga a chi spetti. A questo o a quel luogo santo (!). Già si pensa allo sfruttamento commerciale! Una reliquia può far aumentare il numero dei fedeli che accorrono dove essa è custodita, in un macabro pellegrinaggio! E osiamo dirci civili? Quando invece torniamo al medioevo, con questa dispersione di resti umani per il mondo a fini di lucro, mascherati da scopi religiosi!”

Uomo di m.: “C’è poco da fare: sei sempre il solito. Pensi sempre al male. Che ne vuoi sapere tu! Ciò che è bene o male per la religione, lascialo decidere ai competenti. E poi, può darsi che aumenti il numero dei fedeli, e questo è comunque positivo: in qualunque modo ciò possa essere stato realizzato”.

LUIGI PALMIERI

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