Egregio direttore, con stupore ed allarme ho letto la cosiddetta “satira” ... Società

Egregio direttore,

con stupore ed allarme ho letto la cosiddetta “satira”, a firma de L’Emigrante pubblicata ne il numero 08 pagina 2 del 1/15 maggio c. a. “Satira” che riaffermo cosiddetta in quanto dietro il comodo paravento di uno pseudonimo si pone in essere un attaccoo ingiustificato, violento e mi si permetta volgare, ad una categoria di lavoratori, gli Agenti della Polizia Municipale, dileggiando con maggiore piglio le componenti femminili del Corpo.

Certamente la volgarità andrebbe comunque bandita, specie se mascherata da “Satira”, e non dovrebbe trovare ospitalità in un periodico spesso attento alle vicende cittadine. Il ruolo della centralità delle autonomie locali è rafforzato dal federalismo e con tale intento acquista maggiore rilevanza la Polizia Locale, giacché è d’uopo invece auspicare una divisione dei ruoli tra le varie forze di Polizia oggi esistenti.

Pertanto gradiremmo una Vs. rettifica rispetto alle affermazioni comunque gravi e lesive dell’Istituzione della Polizia Municipale.

E’ occasione per porre distinti saluti.

Benevento 13 maggio 2002

F/to:Il Segretario Generale FPS-CISL - Attilio Petrillo



E’ mille miglia lontana da noi qualsiasi intenzione di mancare di riguardo alla Polizia Municipale, tantomeno alle componenti femminili del Corpo. Assolutamente.

Le espressioni alle quali lei fa riferimento vanno inquadrate nello spirito della rubrica che ha notoriamente un taglio ironico e scanzonato, dai toni un po’ forti ma genuini. Il nostro Emigrante usa il suo linguaggio che rimonta ad anni passati e, certo, non è da salotto, né va preso alla lettera. Chi lo segue da anni e continuativamente, sa quello che può aspettarsi dalle riflessioni di quel birbante, sicuramente illetterato e popolare ma, anche per questo, saggio e…simpatico.

(Realtà Sannita anno XXV – n.9 / 16-31 maggio 2002 pag.2)