La nuova Provincia con i Casalesi sotto casa Società
In questo clima di incertezza nessuno può prevedere se la Provincia di Benevento si salverà dalle imminenti decapitazioni che taglieranno le 109 province esistenti fino a ridurle a 50.
Se il Sannio sopravviverà sarà solo grazie all’accorpamento con altre province quali Avellino, Salerno e Caserta.
Ora se tali accorpamenti avverranno sulla base delle affinità territoriali e umane non c’è dubbio che Salerno e Avellino sono le sole province che con le quali il Sannio potrebbe unificarsi. In tal caso anche l’eventuale cambiamento del nome non sarebbe un dramma.
Caserta e i suoi centri sono altra cosa dal Sannio, dall’Irpinia e dal Cilento.
Poiché, però, non sempre, anzi quasi mai, certe scelte sono fatte sulla base della logica e del buonsenso possiamo anche ipotizzare che siano proprio Caserta e Benevento ad essere accorpate.
Insomma se così sarà da un momento all’altro potremmo trovarci con i Casalesi sotto casa con tutte le conseguenze che non staremo qui ad indicare. Per il Sannio sarebbe comunque la fine. Ma è un’ipotesi assurda!... potrebbe dire qualcuno.
Certo è così. Ma ci poteva mai essere cosa più assurda di quella che ci vide portar via, negli anni ’60, l’autostrada Napoli – Bari che passò per Avellino contro ogni più elementare logica?
Ci stavano fregando anche l’Università. Quando negli anni '60-'70 si profilò la necessità di sdoppiare l’Università di Napoli che stava scoppiando si disse “facciamo una nuova Università a Salerno e a Benevento mettiamo solo qualche facoltà”.
Per fortuna il Sannio reagì e finalmente avemmo l’agognata Università.
Un ateneo unitario e completo sia pure “gemmato” da quello di Salerno.
Per carità di patria risparmiamo ai lettori un lungo elenco delle “eccellenze” che nel tempo dovevano approdare nel Sannio e poi subivano delle strane deviazioni in altri siti.
Ne abbiamo subite di tutti i colori. Vogliamo ricordare solo l’ultima, la scuola di magistratura che dopo tante assicurazioni ora si sa con certezza che non verrà a Benevento. A pensare che la Provincia aveva preparato un intero stabile per ospitarla!
E la classe politica locale? Per la verità ha sempre protestato ma… a posteriori.
La gente questo lo sa, lo ha capito. E la storia si ripete ora con la nota questione della Provincia. Siamo pronti a subire ancora una volta. Ma vi avvertiamo, illustri nostri rappresentanti politici, non fateci trovare sotto casa i Casalesi. Questo no, non lo sopporterebbe nessuno. E se dovesse accadere forse la nostra gente sempre troppo buona ed accondiscendente, questa volta, si deciderà a dare a tutti (nessuno escluso) un meritatissimo calcio in c…
G.F.