La storia di due lettere spedite nel 2011, registrate nel 2012, rispedite al mittente nel 2013 Società

Gentilissimo Direttore,

so che a poco vale lamentarsi: malgrado proteste e ricorsi le Poste a Benevento continuano a non funzionare e i responsabili nulla fanno per migliorarne il servizio.

A volte trovo nella cassetta della posta il nuovo numero del Vs. quindicinale e quello pubblicato quindici giorni prima. Arrendersi? Non credo che sia il caso.

In merito alla consegna del giornale potrei esser tacciato di essere bugiardo, perché difficile e dimostrare la mia asserzione. E il ritardo, mi creda, non accade solo per la consegna dei giornali ma spesso anche per gli avvisi di pagamento che arrivano quando la data di scadenza è passata da tempo.

Incontestabile ed emblematico ritengo sia il caso che espongo.

Priore di una Confraternita nel mese di febbraio invio 430 lettere per la convocazione dell’Assemblea annuale che di solito teniamo nella prima quindicina di marzo. Giorni fa sotto il portone di ingresso dell’edificio, nel quale ha sede l’Ufficio della Confraternita, ho trovato le due lettere che riproduco mediante scanner.

La sorpresa a prima vista è stata grande: Ho dimenticato di aggiungere il francobollo di 10 centesimi dovuto per l’aumento delle tariffe!

La perplessità è durata solo un istante perché ho capito che si trattava di due lettere spedite nel febbraio 2011 per l’assemblea del 2012.

Un mancato recapito notificato a distanza di un anno, ignorando tra l’altro l’indirizzo presso il quale la posta andava consegnata.

Anche questa mia asserzione potrebbe essere contestata, ma incontestabile è il fatto che un postino addetto alla consegna ha registrato la mancata consegna il 29-2-2012 (quindici giorni dopo la spedizione) un altro – incredibile! – il 16-7-2012.

Ai lettori le opportune considerazioni..

Grato per l’ospitalità, La saluto cordialmente

Prof. Giuseppe Di Pietro 

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