La vita e l'opera di S. Francesco di Sales Società

« Poco importa come si comincia, purchè si sia determinati a ben continuare e a ben finire » , « Siate quello che siete e siatelo nel modo migliore » sono pensieri tanto lineari quanto densi di significato che ben si adattano ad ogni individuo (di qualsiasi condizione socio-culturale e di qualsivoglia credo religioso) che senta il desiderio di realizzare una o più cose buone nella propria vita.

L'autore di questi due pensieri, come di moltissimi altri, è San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e degli scrittori, ma chi era San Francesco di Sales e perché la Chiesa cattolica ha scelto proprio lui come patrono di tutti coloro che amano informare e scrivere?

Con l'approssimarsi della sua festività, fissata il 24 di gennaio, ne vogliamo riassumere la vita: primogenito di 13 figli, nacque il 21 agosto 1567 nel castello di Sales, presso Thorens, dal signore di Boisy e Francesca de Sionnaz, una delle più nobili famiglie della Savoia (regione della Francia sud-orientale).

Dall'esempio della madre ricevette fin dai primissimi anni una solida educazione cristiana, mentre dal padre, piuttosto rude d'aspetto, ma profondamente cristiano ed aperto ad ogni forma di bontà fattiva, ricevette l'esempio e l'insegnamento dell'onestà e dell'attenzione caritatevole verso il prossimo meno fortunato nella vita.

Fin dalla tenera età venne educato da maestri eccellenti, i suoi primi studi li fece in Savoia nel collegio de la Roche, poi ad Annecy, quindi si recò a Parigi dove, tra l'altro, prese dimestichezza anche con la lingua ebraica.

A Padova si laureò brillantemente in diritto civile ed ecclesiastico il 5 settembre 1591, tuttavia, anche se ufficialmente al primo posto c'era lo studio del diritto, Francesco era affascinato dalla teologia e aveva il cuore infiammato dalla fede cattolica e desiderava tanto far tappa a Roma prima di ritornare in Francia, ma, per una serie di disavventure, la sua puntata verso sud giunse solo fino a Loreto dove, nella Santa Casa, fece voto di perpetua verginità.

Nel 1592 Francesco entrò come avvocato al Senato di Chambéry, era un bel giovanotto e suo padre, dopo aver speso tanti soldi per farlo studiare faceva grandi progetti, però la carriera di giurista non era il suo destino e, nonostante le resistenze del genitore, nel 1593 fu ordinato sacerdote mostrando fin da subito un grande carisma e un'intelligente capacità organizzativa.

Sfidato dalla Riforma calvinista e convinto di poter spiegare le ragioni della verità cattolica François de Sales chiese di poter svolgere l'attività pastorale a Ginevra, capitale del Calvinismo, ma vedendosi nell'impossibilità di essere ascoltato nelle sue prediche dagli abitanti che rimanevano tappati in casa, perchè terrorizzati dalle minacce dei Calvinisti, decise che se essi non venivano a lui, egli sarebbe andato da loro.

Fu sacerdote zelante e instancabile lavoratore nella vigna del Signore, la sua inventiva ed il suo fervore trionfarono sulla malizia degli avversari, Francesco iniziò così a far giungere nelle case, attraverso ogni mezzo a lui disponibile, dei fogli volanti che, rinnovati e ampliati volta per volta, faceva scivolare sotto gli usci delle case o affiggeva ai muri e con questo stratagemma, insieme alle prediche che non tralasciava mai, anche se quasi senza uditorio, riuscì a smuovere quella gente e ad attirarla ad ascoltarlo convertendo alla fede cattolica oltre 70mila calvinisti.

Il vescovo di Ginevra fu anche direttore spirituale di San Vincenzo de' Paoli.

Nel corso della sua missione di predicatore, nel 1604 conobbe a Digione (Francia) la nobildonna Giovanna Francesca Frémyot, vedova del barone de Chantal, con cui iniziò una corrispondenza epistolare ed una profonda amicizia che sfociarono nella fondazione dell'Ordine della Visitazione di cui quest'anno ricorrono i quattro secoli di vita.

L'Ordine della Visitazione di Santa Maria fu fondato il 6 giugno 1610 (festa della SS. Trinità) ad Annecy, al fine di Dare a Dio delle donne di preghiera e delle anime così interiori, che siano giudicate degne di servire la sua Maestà infinita e di adorarla in spirito e verità.

La Visitazione oggi è presente in quattro continenti: 2 in Asia, 7 in Africa, 52 nelle Americhe, 92 in Europa (di cui 30 in Italia) ed un monastero lo troviamo anche nella nostra provincia e più precisamente a San Giorgio del Sannio, di esso si interessò Papa Clemente XII che volle esaudire la richiesta del principe del feudo, Carlo III Spinelli, che intendeva monacarvi le figlie.

Il 28 dicembre 1622 il Santo morì a Lione (Francia) per un attacco di apoplessia nella stanzetta del cappellano delle suore della Visitazione presso il monastero, in seguito il suo corpo mortale fu traslato ad Annecy, nella chiesa a lui oggi dedicata, il 24 gennaio 1623, infine fu posto alla venerazione dei fedeli nella basilica della Visitation, sulla collina adiacente alla città, accanto a Santa Giovanna Francesca de Chantal.

Venne proclamato Santo da Alessandro VII nel 1665, dichiarato Dottore della Chiesa nel 1877 ed eletto «Celeste Patrono dei Giornalisti e degli Operatori della Comunicazione sociale» da Papa Pio XI nel 1923, per lo zelo dimostrato nel diffondere le verità cristiane attraverso la carta stampata.

L'Italia è la depositaria del cuore di San Francesco di Sales, di cui si disse ben a ragione che aveva un cuore di carne che vibrava d'inesauribile carità, esso fu portato dalle Visitandine durante la Rivoluzione francese da Lione a Venezia, mentre dal 1913 si conserva, ancora incorrotto e vermiglio, in un prezioso reliquiario presso il Monastero della Visitazione di Treviso.

E' doveroso ricordare che al nome di San Francesco di Sales si sono ispirate parecchie congregazioni, tra le quali la più celebre è indubbiamente la Famiglia Salesiana fondata da San Giovanni Bosco.

ANNAMARIA GANGALE

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