Le baby-squillo e Venere Società

Le cronache ci dicono che le baby-squillo si stanno sostituendo a quelle fanciulle in fiore che ai miei tempi (leggi quando ero ragazzo) cominciavano a applicare un leggero velo di rossetto sulle labbra e a sostituire i calzini con le calze e ad usare le scarpe con il tacchetto, e intanto a scuola il preside le faceva entrare prima dei maschietti e anche uscire prima degli stessi. Gli avvenimenti sconcertanti dei nostri giorni ci dicono che stiamo perdendo la dignità ed il senso della morale, intendendo come morale quell'atteggiamento che concerne la personale e soggettiva distinzione tra bene e male e che rispetta i principi di giustizia, onestà e pudore.

Nell'ambito della morale esistono due correnti fondamentali: la corrente laica e quella religiosa: quella religiosa legittima la norma morale come proveniente da Dio, al contrario la morale laica, iniziata da Ugo Grozio, sostiene l'esistenza di norme morali anche in assenza di Dio, dal momento che le norme si basano sulla natura dell'uomo (la corrente del giusnaturalismo). Tuttavia il concetto di natura umana risulta, però, controverso in quanto Thomas Hobbes, ad esempio, riteneva l'uomo come malvagio di natura e Rousseau, invece, ce lo descrive come buono. Ma non intendo insistere oltre sulle problematiche dell'etica di cui sono assolutamente profano.

Invece, anche se non esercito più da qualche anno, il problema delle baby-squillo mi spinge a fare alcune valutazioni di carattere scientifico. Ho letto di recente che in Italia i cultori del sessismo mercenario sono circa nove milioni, dei quali il 30% con rapporto protetto e 70% con rapporto non protetto ed anche che a fare sesso mercenario sono maschi italiani insospettabili. Il 50% di essi è sposato, in maggioranza hanno tra i 30 e i 50 anni e appartengono a ogni ceto sociale. Anzi, al crescere dell'istruzione aumenterebbe la domanda. Sono italiani e immigrati, militari (una volta ovviamente molto più numerosi con la leva), studenti e professionisti.

Questi dati mi inducono a parlare delle malattie sessualmente trasmesse o come si chiamavano una volta malattie veneree... in omaggio a Venere, dea dell'amore. Sono un serie di patologie i cui agenti patogeni sono molto diversi e vanno dai batteri, come il gonococco della blenorragia o il treponema della sifilide, ai lieviti come quelli della candida o del trichomonas, i virus come quello del papilloma, dell'herpes simplex o quello dell'immunodeficienza umana, sono ectoparassiti come il pidocchio del pube (detto anche piattola) o l'acaro della scabbia e così via.

Sembrano dimenticate, quasi scomparse, ma sono più che mai presenti. In Europa anzi le malattie sessuali sono in aumento. Nell'analisi delle molteplici cause che hanno portato alla preoccupante ripresa epidemiologica di queste affezioni, si è riconosciuto avere un peso determinante la cosiddetta rivoluzione sessuale. Il comportamento dei giovani di ambo i sessi e in settori sempre più ampi della popolazione che vogliono sentirsi liberi, in maniera quasi assoluta, da vincoli etici e inclini anche nel campo sessuale a un'assoluta permissività, è reso anche più pericoloso dalla inosservanza dei pericoli insiti nei rapporti non protetti. E anche quando si posseggono sommarie conoscenze, queste non comportano nessuna remora, per la convinzione diffusa che le terapie attuali abbiano praticamente annullato ogni pericolosità di questi contagi.

La maggior parte delle malattie sessualmente trasmesse possono essere diagnosticate clinicamente ma occorre quasi sempre il supporto dei test di laboratorio sia per la conferma diagnostica sia per il protocollo terapeutico e per l'accertamento della guarigione ed i test non sempre sono eseguibili immediatamente perchè in alcune patologie occorre attendere la risposta immunologica, che è variabile da patologia a patologia e nei vari stadi di una stessa patologia.

Purtroppo è frequente il caso del marito fedifrago o del - della teenager che nasconde alla famiglia questa attività, o dell'immigrato clandestino, e di tanti altri soggetti i quali credono di risolvere la malattia con l'automedicazione, cioè ricorrendo all'assunzione autonoma di antibiotici o addirittura si illudono di fare una profilassi sicura con l'automedicazione dopo il rapporto con la conseguenza nefasta di rendere impossibile l'esame culturale del gonococco o di causare una sifilide latente o di un'Aids asintomatica.

La prevenzione consiste nell'uso del profilattico prima di ogni rapporto occasionale e nel rivolgersi immediatamente al medico di famiglia o allo specialista per una diagnosi precisa alla comparsa di qualunque sintomo strano a livello genitale. Non ultimo è necessario effettuare un test Hiv in caso di diagnosi confermata di malattie sessuali trasmissibili: il rischio di acquisire l'Hiv in presenza di infezione sessuale è elevato.

Non entro nel merito dei cosiddetti Eros Center, se non per dire che a mio giudizio certamente vi sarebbe più igiene e possibilità di regolamentare l'attività di prostituzione attraverso i controlli sanitari invece dello tristezza degli attuali incontri furtivi ed in ambienti squallidi.

GIOVANNI ERRICO

Medico specialista in dermatologia, scrittore 

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