Misteri natalizi del grande Nord Società

Il mistero più grande della Svezia

In Svezia si festeggia Santa Lucia e già questo è un mistero. Non sono cattolici, ma luterani, quindi non credono ai santi. Che avranno da festeggiare una santa che in fondo la Chiesa non riconosce come figura storica? Dice: perché si chiama Lucia e richiama la luce e per loro è una festa solstiziale, visto che a dicembre il sole sorge alle 9.00 e tramonta alle 16.00. Allora tante belle ragazze, vergini possibilmente, coi lunghi capelli biondi e con la veste candida si piazzano in testa una corona con candeline accese e illuminano la notte polare, sostituendo la luce delle candele a quella del sole, per buon augurio. Non si sa mai, che il sole si scordi di alzarsi, viste le temperature e decida di rimanersene a letto. Sì, ma come si dice luce in svedese? Sicuramente non c'entra niente la radice latina di luce, visto che parlano una lingua germanica. Concediamo pure quindi che luterani di ceppo germanico festeggino una santa che non esiste e che ha un nome che richiama la luce in un altra lingua. Ma perché devono cantare una canzone napoletana di Teodoro Cottrau del 1849? Quella Sul mare luccica, l'astro d'argento. Placida è l'onda, prospero il vento? Perché ad un certo punto la canzone dice: “Santa Lucia! Santa Lucia!” Ma se fosse solo per questo, perché allora non cantare, visto che è in tema, “13 dicembre. Storia d'oggi” di Albano? Anche lì si parla di Santa Lucia e si aggiunge: “è il giorno più importante che ci sia”. Oppure “Santa Lucia luntana” di E. A. Mario? L'elenco potrebbe continuare... Invece gli è piaciuta la barcarola dell'800 che pronunciano col loro accento: “Santa Lusía”. In fondo vuoi vedere che questi svedesi sono discendenti di antichi napoletani emigrati al nord?

Il mistero di Rovaniemi, la città di Babbo Natale

È in Finlandia, poco più a sud del circolo polare artico ed ha un popolazione di oltre 60.000 abitanti. È la capitale della Lapponia. A 8 km a nord di Rovaniemi, quindi sul circolo polare c'è Santa Park, il villaggio di Babbo Natale o meglio Santa Claus, diminutivo di Nicolaus. Perché Santa Claus-Babbo Natale ha origine da San Nicola. Ma in finlandese il suo vero nome è Joulupukki, perché Natale si dice Joulu, ma pukki non significa babbo, però insieme significa Babbo Natale e questo è già un mistero. Visto che si era inventato il personaggio, i finlandesi, che sono gente pratica, hanno pensato bene di fabbricargli il villaggio, che naturalmente ha a Natale il suo momento magico. È un villaggio sotterraneo, perché Babbo Natale abita in una grande grotta, dove i nani costruiscono i giocattoli. Su You Tube ci sono anche dei filmati su Santa Park e le attività che vi si svolgono. Meglio però scrivere sul motore di ricerca Joulupukki, perchè la selezione è più interessante. Quando i bambini scrivono le loro letterine e sulla busta come indirizzo mettono: Babbo Natale, sappiate che è a Rovaniemi che vengono portate. Magari, con le Poste italiane, giungeranno a Natale di un anno imprecisato, quando magari il bambino, divenuto un atletico giovanotto, si meraviglierà di vedersi recapitare una play station o un pupazzo. C'è anche un impiegato preposto a rispondere alle lettere per Babbo Natale. O forse più di uno, visto che dovrebbe conoscere tutte le lingue del mondo. Santa Park ha anche un sito visitabile su internet, grazie a Google maps si può vedere da casa propria il posto. Non proprio il villaggio, perché c'è il copyright, ma l'ambiente sì. Lungo strette strade che tagliano la foresta di betulle, si allineano tante casette colorate, come in “Attenti al lupo” di Dalla. Ognuna con la sua macchina lucida ben parcheggiata sul vialetto, ognuna con la piccola costruzione della sauna, che non può mancare. Non ci sono mai villone esagerate, ma le piccole case con gli spazi necessari. Ma dove sarà parcheggiata la slitta? Le immagini sono prese stranamente d'estate. Avranno dovuto fare in fretta a scattare le foto, in quel mesetto di tempo clemente tra giugno e luglio. Uno si aspettava di vedere distese bianche di neve e invece c'è una verde foresta. Difficile andare in slitta nella foresta. Babbo Natale dovrà fare lo slalom tra le betulle. E le renne, mentre corrono, non s'impiglieranno con le corna tra i rami? Ma il mistero più grande non è che ci sia Babbo Natale, ma che c'è una città di 60.000 persone a pochi chilometri da Babbo Natale. 

Buon Natale!

PAOLA CARUSO 

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