Morti bianche o omicidi sul lavoro? Società

È tragico e drammatico leggere di persone che si recano sul luogo di lavoro e non fanno più ritorno a casa. Comunemente sono definite “morti bianche”, una locuzione che indigna fortemente in particolare i familiari delle vittime. Per porre un freno a questo dilagante fenomeno, negli ultimi anni il legislatore ha varato leggi ad hoc, applicate con fermezza da valenti magistrati. Tutelare la vita di chi esce di casa per lavorare, è finalmente diventata una priorità, soprattutto per quelle aziende che - statistiche alla mano - sono più esposte a rischi mortali: ci riferiamo al comparto agricolo, a quello edile o al metalmeccanico.

Su questo tema, l'Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno (IRFOM) di Benevento, ha promosso ed organizzato “I Venerdì della Sicurezza”: incontri-dibattito con personaggi autorevoli, autori di specifici volumi dedicati alla tematica 'sicurezza sul lavoro'. Il progetto dell’IRFOM si poneva l’obiettivo di aumentare l’efficienza della gestione della sicurezza in azienda, di aggiornare i compiti, gli obblighi e la responsabilità civile e penali dei soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale (ASPP, RSPP, DI, Medici competenti, RLS), di affinare l’individuazione dei rischi, definire il ruolo delle singole figure nella stesura del Documento di valutazione rischio (DVR) ed aumentare l’attenzione delle malattie professionali.

Sede delle conferenze, l’aula Gianni Vergineo del Museo del Sannio. Ad inaugurarle, il magistrato di Cassazione Raffaele Guariniello, procuratore aggiunto presso la Procura di Torino ed autore del libro: Testo Unico Sicurezza sul Lavoro. Il tema del dibattito, svoltosi lo scorso 14 marzo, è stato “Compiti e responsabilità delle figure prevenzionistiche. Gli obblighi non delegabili. I recenti orientamenti della giurisprudenza”.

Si è poi proseguiti - venerdì 18 aprile - con l’intervento di Gabriele Campurra (foto), medico del lavoro, responsabile del Servizio di Medicina del lavoro e Radioprotezione Medica del Centro di Frascati dell’ENEA, autore del volume Manuale Medicina sul lavoro. Il tema da lui affrontato è stato “La sicurezza in azienda e la sorveglianza sanitaria”.

Venerdì 23 maggio, ci si è invece confrontati sul tema “Il lavoro in sicurezza negli ambienti confinati”. Relatore della serata è stato Roberto Nicolucci, della Techno Srl, Università di Ferrara, autore del libro Ambienti confinati - Pianificazione e gestione del lavoro in ambito civile ed industriale.

L’ultimo incontro è previsto per venerdì 27 giugno, sul tema “La sicurezza in azienda e le piccole imprese. Le nuove procedure standardizzate”, dove interverrà Andrea Rotella, ingegnere, consulente in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, autore del volume Procedure standardizzate per la valutazione dei rischi.

“La costante presenza di infortuni sul lavoro, richiede un nuovo protagonismo di tutte le figure prevenzionistiche presenti nei luoghi di lavoro e la creazione di una loro reale collaborazione e sinergia. Nonostante le prescrizioni normative, spesso il rapporto tra RSPP, CSE, medico competente, RLS e datore di lavoro resta solo formale ed occasionale, impedendo di cogliere gli elementi reali di rischio presenti nelle aziende. Per questo è necessario un salto culturale di tutti gli operatori al fine di arricchire il loro patrimonio culturale ed essere in grado di riconoscere le situazioni di rischio e le azioni da compiere per evitarlo”, ha dichiarato il moderatore degli incontri, Pino Mauriello, dell’Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno.

GIUSEPPE CHIUSOLO

giuseppechiusolo@tin.it

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