Nuove terapie per i tumori della pelle Società

Con la cerimonia di consegna e apposizione di una targa sull’apparecchio di fotodinamica, acquistato con il contributo delle socie del club di Benevento, si è concluso il progetto Accendiamo una luce: un malato per amico tra la Dermatologia dell’Ospedale Fatebenefratelli, diretta dalla dottoressa Antonia G. Galluccio, e l’Associazione Inner Wheel.

Ha avuto così termine un importante percorso avviatosi con un convegno scientifico tenutosi lo scorso settembre al Fatebenefratelli - che quest’anno festeggia i suoi 400 anni nella città e i 140 anni nell’attuale struttura -, in collaborazione con l’Associazione Samnium di Benevento, su Precancerous and benign skin tumors - What’s new, nel ricordo della compianta professoressa Rita Levi Montalcini, insignita del premio Nobel per la medicina, ospite nella nostra città per ben tre volte nell’anno 2004, ricevendo prima la nomina ad Ambasciatrice del Sannio e poi la cittadinanza onoraria e la laurea honoris causa in Economia.

Il progetto Accendiamo una luce nell’ambito del Presidential Theme Costruiamo azioni di speranza per educare alla speranza, un malato per amico, per l’acquisto di un’apparecchiatura per la fotodinamica, dedicato ai pazienti della Dermatologia dell’Ospedale “S. Cuore di Gesù” - Fatebenefratelli di Benevento, è stato reso possibile grazie al contributo dell’Inner Wheel di Benevento, del quale è presidente la professoressa Maria Cristina Donnarumma.

Ricordiamo in breve che la terapia fotodinamica è un trattamento che aggredisce le lesioni precancerose e i tumori della pelle, in modo poco invasivo e con scarsi effetti secondari, per mezzo di tre fondamentali elementi: una sostanza fotosensibile (l’acido 5-aminolevulinico), l’ossigeno tissutale (presente di norma all’interno delle cellule componenti i tessuti), e la luce. Si basa sulla scoperta che una sostanza fotosensibilizzante applicata sulla cute, in grado di penetrare selettivamente nelle cellule malate o degenerate e non in quelle sane, dopo illuminazione con apposita lampada, fa in modo che le cellule che hanno inglobato la sostanza vengano eliminate per reazione fotochimica.

Il vantaggio di questa terapia, appunto detta fotodinamica, è che può essere utilizzata, grazie alla minima invasività, indipendentemente dallo stato generale del paziente, dall’età o dalla presenza di altre malattie. Oggi grazie alla ricerca di nuove sostanze fotosensibilizzanti e ai dati in letteratura in merito alle percentuali di risposta a lungo termine per i tumori cutanei dopo terapia fotodinamica si è verificato un notevole interesse in campo dermatologico per tale terapia e un suo utilizzo anche in altri quadri patologici cutanei che saranno oggetto di trattamento futuro da parte della Dermatologia del Fatebenefratelli.

GIANCARLO SCARAMUZZO

giancarloscaramuzzo@libero.it

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