Otto marzo, festa della donna Società

Siamo donne oltre le gambe c'e' di più. Così cantava Sabrina Salerno un po' di anni fa. E nel tempo abbiamo dimostrato che abbiamo tante altre cose. Abbiamo un cuore che batte sempre per gli altri, genitori, figli, mariti, amanti, amici. Ed è anche stupido il nostro cuore perché si emoziona per poco e si fa fregare con poco. Abbiamo le lacrime che sono una valvola di sicurezza.

Sembra che il mondo ci stia crollando addosso, che tutti i problemi stiano sulle nostre spalle e che siano irrisolvibili: all' improvviso “apriamo il rubinetto degli occhi” come qualcuno dice di noi, scoppiamo in lacrime e tutto ricomincia daccapo, come se niente fosse successo. Ma guai a chiedere ad una donna perché piange. E se te lo chiede il tuo uomo significa che di te non ha capito proprio niente.

La cosa più bella di noi sono le lacrime a secco, quelle che non hanno bisogno di essere asciugate. Quelle che non vede nessuno, nemmeno se siamo in mezzo alla gente. E questa è una comodità perchè cosi non ci annoiamo mai.

Abbiamo due mani sempre pronte a muoversi e a rendersi utili. Non stanno mai ferme e rappresentano un elemento essenziale del nostro corpo e del nostro essere. Anche quando non ce la fanno più.

Abbiamo anche un cervello. Capace di pensare, amare, organizzare, elaborare. Come l'hard disk del computer. Forse di più. Non dimentichiamo nulla ma siamo facili ad archiviare quello che ci interessa per il nostro bene e soprattutto per quello degli altri. Eppure, pur avendo tutto questo e anche molto di più, non solo le gambe, dall'inizio dell'anno ad oggi ne sono state ammazzate ben otto.

Colpa nostra? Non credo. Forse siamo ancora deboli per difenderci dalla brutalità e dalla perversione.

L'otto marzo è la festa della donna. Qualcuno si ricorda di portarci una mimosa o una rosa gialla. E noi, nonostante tutto, l'accettiamo volentieri. Anzi, prepariamo anche la torta mimosa. Siamo fatte così. Forse siamo fatte male. Ma siamo donne e questo ci basta. Buon 8 marzo a tutte. E anche agli uomini degni di questo nome, perché al fianco di una donna e non femmina, c'è sempre un uomo e non un maschio. Che ci rispetta, ci ama, ci stima. Ogni giorno.

Perché ogni giorno diamo la vita per lui e gli consentiamo di vivere.

ELISA FIENGO

lisafiengo@gmail.com 

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