Proposte e idee per il rilancio della Spina Verde Società

La scuola di oggi cambia e cresce con le nuove generazioni offrendo agli studenti opportunità ed occasioni che un tempo erano impensabili. L’insegnamento dell’educazione civica, obbligatorio dallo scorso anno scolastico ed equiparato alle altre discipline curriculari, ha aperto la scuola a percorsi di vera e propria cittadinanza attiva.

E’ proprio questo lo scopo del progetto A Scuola di OpenCoesione (ASOC), un percorso didattico innovativo finalizzato a promuovere e sviluppare nelle scuole europee principi di cittadinanza attiva e consapevole, attraverso attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali.

Gli studenti hanno la possibilità, consultando il sito delle politiche di opencoesione, di scegliere un progetto realizzato nel proprio territorio con un finanziamento europeo ed di effettuare un monitoraggio in 4 step di lavoro molto impegnativi con la guida di una piattaforma ben strutturata a cura di Asoc in collaborazione con il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il Ministero dell’Istruzione e la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea

All’ITI Lucarelli di Benevento gli alunni di alcune classi terze hanno raccolto la sfida e con passione e tanta curiosità hanno deciso di monitorare il finanziamento e la realizzazione della Spina Verde, l’area di circa 2.400,00 mq che mette in comunicazione le due piazze di San Modesto e dell’Addolorata al Rione libertà. L’intera superficie, strutturata come un vero e proprio parco urbano con passeggiate e percorsi ciclabili, è stato realizzato per rilanciare la socialità nel popoloso quartiere al fine di riqualificarlo.

L’opera è stata eseguita dal Comune di Benevento tra il 2011 e il 2016 con fondi dell’Unione Europea - FESR per un investimento totale di circa sei milioni di euro. E’ stato costruito anche un edificio che doveva essere una mediateca attrezzata al servizio del quartiere e che oggi è diventata sede di alcuni uffici dell’Arpac. Dal lato di via Napoli invece ci sono alcune vasche d’acqua, poste al centro del percorso, fiancheggiate da alberature e passeggiate pedonali.

La Spina verde termina con un’area sportiva attrezzata con campi da bocce e da basket e un auditorium. Quest’ultima struttura offriva 110 posti a sedere di cui alcuni riservati ai disabili, un palco di 10 metri per 8 e pareti rivestite di pannelli fonoassorbenti. Presentava un’ottima acustica ed era già arredata nei dettagli sia nella parte dei camerini che del palco, pronta ad ospitare esibizioni musicali. Purtroppo, però l’incuria e il vandalismo hanno reso l’immobile inagibile. Fortunatamente è stato siglato un importante accordo con l’Orchestra Filarmonica di Benevento che da ottobre 2021 ha preso in gestione l’Auditorium progettato dall’arch. Consolante e considerato opera di interesse nazionale dal MIBACT.

Il progetto di monitoraggio è stato denominato dagli stessi studenti Plugreen - Riattacchiamo la Spina ed ha permesso di sviluppare competenze digitali, statistiche e di educazione civica, aiutando gli studenti a conoscere il loro territorio e l’intervento delle politiche di coesione.

La docente referente Dolores Maria Corbo ha supportato i giovani con la collaborazione di altri docenti dell’istituto (Marcello Famiglietti, Maria Gabriella Fuccio e Lelio Romano) ma soprattutto con la preziosa consulenza di EUROPE DIRECT DI CASERTA.

Gli studenti attraverso interviste, video e sondaggi hanno monitorato il finanziamento ed ecco cosa ci dicono. Il progetto monitorato è stato molto enfatizzato dalle varie amministrazioni che si sono succedute dal momento in cui è stato pensato fino alla sua realizzazione ed oltre. La pandemia, l’incuria e la mancanza di manutenzione, ed i molteplici fenomeni di vandalismo, però, avevano fatto sì che non avesse prodotto i risultati sperati per la ripresa del più popoloso quartiere periferico della città. La possibilità che ci è stata offerta con il progetto di monitoraggio civico ci ha permesso di valutare se i vari attori presenti sul territorio puntassero davvero al rilancio della “Spina Verde” e se i cittadini del quartiere fossero “maturi” per alcune iniziative relative alla socialità. Siamo convinti, infatti, che solo rafforzando la “resilienza” dei territori si agirà secondo la democrazia partecipativa e la cittadinanza attiva e si raggiungerà così la vera sinergia per informare e aiutare il governo locale alla gestione degli spazi cittadini proprio per una loro serena fruibilità che sia coerente con lo spirito europeo dei fondi che hanno finanziato il progetto. In tale ottica ci siamo approcciati al monitoraggio del PON “riqualificazione degli spazi sociali a rione Libertà - Spina Verde” e abbiamo trovato nei nostri interlocutori persone disposte ad ascoltarci ma soprattutto disposte ad ascoltare e rilanciare un’intera zona piena di contraddizioni.

Siamo sicuri che il nostro lavoro, che abbiamo svolto con passione e dedizione, servirà all’Amministrazione pubblica che già ha posto in essere iniziative di rilancio da noi giudicate molto positivamente. In più gli intervistati si sono mostrati in sintonia con il nostro punto di vista e con la nostra visione della “Spina Verde”.

Alla fine del percorso è stato organizzato a scuola un workshop con la collaborazione della Protezione Civile dal tema: Dalla resilienza gelatinosa alla resilienza operosa. Suggerimenti e strumenti per decodificare il progetto Spina Verde attraverso le lenti della resilienza.

Sono intervenuti Italo Giulivo, direttore della Protezione Civile della Regione Campania; Carmen Coppola, assessore alle Politiche Sociali Comune di Benevento; Ioanna Mitracos per Confindustria Benevento.

La dirigente Maria Gabriella Fedele ha sottolineato la necessità di coinvolgere i giovani in questa tipologia di progetti perchè la scuola deve promuovere la cittadinanza attiva e contribuire alla formazione di coscienze civili che saranno i costruttori della società di domani. Dopo gli interventi Emilio Iannarelli, funzionario del Dipartimento della Protezione Civile, ha introdotto il tema della resilienza ed ha guidato gli studenti, divisi in gruppo di lavoro, alla progettazione concreta per l’individuazione di Suggerimenti e strumenti per decodificare il progetto “Spina Verde” (…e la vostra vita) attraverso le lenti della resilienza.

Il risultato è stato un fiorire di proposte e di idee per far rinascere la Spina Verde e centrare quindi a pieno l’obiettivo delle politiche di coesione: predisporre un piano di manutenzione ordinaria coinvolgendo e sensibilizzando i cittadini della zona e ripristinare la videosorveglianza; sottoscrivere convenzioni con le scuole della zona per l’uso degli spazi dedicati allo sport e ai bambini; stipulare una convenzione tra la Filarmonica e la scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale per attuare azioni di collaborazione; chiedere all’Arpac di dedicare uno-due locali per realizzare una piccola mediateca a servizio dei giovani del quartiere; prevedere una serie di concerti dell’Orchestra Filarmonica di Benevento con l’obiettivo di riportare nel cuore del Rione Libertà musica e arte; coinvolgere le Associazioni locali per proporre iniziative a favore di bambini e di anziani e le Associazioni sportive per l’uso delle zone dedicate allo sport.