Siamo nell'era del Veltrusconismo Società

I programmi di Veltroni e Berlusconi sembrano assomigliarsi in modo sempre più evidente, tanto che si può parlare oggi dell'era del Veltrusconismo.

I programmi sul finanziamento per le missioni di guerra e per il riarmo, le scivolate di Veltroni su temi come quelli sulla sicurezza che lo portano a parlare di castrazione chimica, la neutralità rispetto a scelte di progresso sociale come possono essere quelle sui diritti civili, o il tema degli inceneritori come unica soluzione ad un sviluppo industriale indiscriminato, fanno assomigliare sempre più i programmi di centro destra e centro sinistra.

Sul tema della riforma del lavoro le due coalizioni maggiori sembrano dire la stessa cosa! Non basta vestirsi da operaio o mettere un operaio in lista per dare una garanzia ad un mondo di giovani che ormai vivono la propria precarietà a 360 gradi, esclusi dai processi decisionali perché condizionati da un lavoro che li vede sempre più inermi e subalterni a chi il potere ce l'ha e ha anche le garanzie.

E' necessario proporre una durata massima del lavoro giornaliero nelle 8 ore, ed una durata massima per gli straordinari, e bisogna imporre più controlli a chi disattende queste regole.

La sinistra viene sempre disegnata come il fronte del No, ma in una campagna elettorale che assomiglia sempre di più alle campagne all'americana dove si cerca di conquistare il voto in base ai sondaggi, l'unico voto utile è proprio quello dato alla Sinistra.

La Sinistra l'Arcobaleno vuole aprire una discussione critica sul modello socio-economico di sviluppo dominante basata sull'ideologia del mercato, del liberismo e del profitto.

Questo modello è, infatti, già in crisi sia per gli aspetti legati al mondo del lavoro, che vedono una competizione al ribasso su scala mondiale della mano d'opera, sia per gli aspetti ambientali.

La dissipazione delle risorse e lo sviluppo industriale selvaggio devono essere regolati e governati e non lasciati alla ideologia del mercato.

E' necessario un patto per il clima e investimenti sulle fonti rinnovabili, come propone la Sinistra, e finanziamenti per la messa in sicurezza del territorio.

Risulta fondamentale una riduzione della produzione dei rifiuti, perché la maggior parte di ciò che arriva in discarica è sostanzialmente un prodotto nuovo!! (cartoni ed imballaggi) ed impiegare forti investimenti sulla raccolta differenziata, sul riuso e sul riciclaggio.

Bisogna aprire una riflessione collettiva, su scala europea prima e mondiale poi, riguardante i modelli economici attuali.

All'insegna del uovo vengono contrabbandati modelli sociali sempre più individualisti ed egoisti. La società è sempre più frammentata e percorsa da paure ed insicurezze. Tutto questo deve cambiare, e per far ciò serve più Sinistra, a cui è necessario che vada l'unico voto utile possibile.