Una dichiarazione di Antonio Medici sulla giornata mondiale dell'acqua a Benevento. Società

Da oltre dieci anni le organizzazioni umanitarie, i movimenti antiliberisti e le associazioni ambientaliste denunciano che l'acqua dolce, bene comune per eccellenza, comincia a scarseggiare a causa di modificazioni climatiche, consumi eccessivi e inquinamento crescente.

Nel terzo millennio, l'era tecnologica e delle grandi scoperte scientifiche, un quinto della popolazione del mondo non ha accesso all'acqua potabile e molti bambini muoiono proprio a causa della sua indisponibilità.

L'acqua è diventata la ragione principale di molte guerre tra stati, regioni e comunità mentre le multinazionali, con la complicità di molti governi, si accaparrano il diritto di mercificare la risorsa indispensabile per la vita in nome di un efficiente sistema di distribuzione che invece non è stato affatto garantito, avendo tali società come obiettivo primario il profitto e non gli interessi delle popolazioni.

Oggi l'acqua è oggetto di grandi speculazioni, anche da parte di strutture di gestione pubblica e di amministratori senza scrupolo che stanno approfittando dell'emergenza idrica per mettere le mani su cospicui finanziamenti per ingrassare soprattutto le società di progettazione di grandi opere pubbliche.

A novembre scorso la città di Benevento ed altri 19 comuni del Sannio sono stati vittime di una misteriosa crisi idrica di cui ancora le autorità competenti non hanno voluto spiegare la ragione. Il responsabile dell'Acquedotto Campano per il tratto da Caserta a Benevento è Giuseppe Molinaro, consigliere comunale dell'Udeur a Benevento, oggi candidato al Consiglio Provinciale, il quale deve fare chiarezza sulle ragioni e gli interessi che determinato l'interruzione della fornitura idrica alla città senza preavviso.

Recentemente l'associazione Altrabenevento - per la città sostenibile contro il malaffare - ha presentato un dossier, dimostrando le responsabilità degli amministratori della Regione Molise e della Regione Campania che hanno sottoscritto accordi per sottrarre al Sannio l'acqua delle sorgenti del Biferno e del Torano.

Si tratta di un disegno speculativo ai danni delle nostre popolazioni che gli amministratori della Provincia e del Comune e le forze politiche di maggioranza e di opposizione, non contrastano efficacemente. Essi si accontentano di gestire qualche finanziamento per scavare altri pozzi o per rendere potabile l'acqua dell'invaso di Campolattaro, la cui qualità non potrà mai essere pari a quella del Biferno.

Nel frattempo l'Università del Sannio ha annunciato che una nuova emergenza idrica colpirà la nostra provincia.

E' necessario, dunque, difendere il nostro diritto ad utilizzare l'acqua del Biferno e del Torano e attuare politiche per un'efficace azione di risparmio idrico e di tutela dell'acqua.

Medici: Candidato presidente alla Provincia per la Sinistra per il Sannio