Benevento contagiata dalla padel-mania Sport
Era solo questione di tempo prima che il padel spopolasse a Benevento. D’altronde, è impossibile negarlo: si tratta indubbiamente dello sport del momento. Il 2020 parla piuttosto chiaramente: in Italia si è registrato un incremento del 50% delle strutture padelistiche, specialmente di circoli e club. Ma il numero che impressiona è l’aumento dei campi da gioco: nell’anno solare appena trascorso sono aumentati del 60% nella nostra penisola, passando da 1151 unità a ben 1831 in soli 365 giorni.
E, per una volta - sportivamente parlando -, Benevento si è assolutamente tenuta al passo dell’evoluzione di questo incredibile sport. Sono ormai già alcuni mesi, in effetti, che nella nostra provincia sono disponibili vari campi ove cimentarsi in questa innovativa disciplina. Il primo centro sportivo che ha presentato questa meravigliosa novità è stato il Complesso sportivo di Cretarossa, prontamente seguito dall’Associazione Sportiva dilettantistica Tennis Club 2002, sita in Via Salvemini.
Ma le novità in serbo per i Sanniti sono ancora tante: oltre agli svariati progetti in fase di evoluzione, è prossimo all’inaugurazione il nuovo campo di padel del Circolo Tennis Green Park sul viale Atlantici, mentre ad Amorosi l’Acquara Sport Asd si è attrezzato per realizzare addirittura una struttura al coperto, “indoor”, a differenza dei campi a disposizione nel centro della città.
Sebbene le condizioni climatiche del recente periodo non abbiano sorriso ai padelisti sanniti, dal D.P.C.M. dell’ormai lontano ottobre 2020, che ha proibito categoricamente ogni sport di contatto, il padel ne ha ugualmente approfittato per spiccare incontrastatamente il volo.
Prima di descrivere la frenesia e la passionalità con cui l’avvento del padel è stato accolto nel beneventano, è giusto dedicare più che un rapido cenno alle modalità di svolgimento e alla natura di questa disciplina. Innanzitutto vi è da considerare che il padel - e non “paddle”, come molti erroneamente riportano - è una variante del tennis nata in Argentina oltre 30 anni fa. La fondamentale differenza - la più visibile tra le varie - è l’introduzione di sponde di vetro e di grate che circondano il rettangolo di gioco, percettibilmente più piccolo rispetto ad un regolamentare campo da tennis. Questo “effetto gabbia”, con pavimentazione in erbetta sintetica, crea un box di gioco dove si è sempre in movimento e dove gli scambi, oltre che divertenti, possono risultare particolarmente lunghi. La pallina da gioco, d’altronde, che a differenza di quella da tennis presenta una pressione interna minore, rende il gioco rapido e dinamico.
Il padel è uno sport di coppia: a differenza del tennis non può essere praticato singolarmente. L’obiettivo è sempre quello di riuscire a far rimbalzare due volte la pallina nella metà campo avversaria per aggiudicarsi il punto. Attenzione: il rimbalzo della pallina sulle sponde avversarie potrà avvenire solo a seguito di un primo rimbalzo nella metà campo nemica: se così non dovesse essere, il colpo eseguito direttamente sulla sponda avversaria non sarà considerato valido.
Tendenzialmente in questo sport vi sono una serie di sottoregole piuttosto minuziose, con le quali, tuttavia, si impara prontamente a convivere. L’uso e la regolarità delle sponde, le modalità di battuta e le infrazioni varie sono pratiche che si acquisiscono prontamente già al primo test. Di certo, è indubbiamente più semplice e coinvolgente vedere e praticare tale sport, anziché spiegarlo.
Il padel si presenta come una disciplina alla portata di tutti. È una novità che ha un target d’età decisamente elastico, abbracciando dai più giovani ai più anziani. Trattasi di uno sport che, a differenza del tennis, non richiede grandissima tecnica, bensì tattica e coordinazione. Per cimentarvisi con buoni risultati basta davvero poco: prendere confidenza con le sponde, saper calcolare il rimbalzo della palla e, conseguentemente, comprendere il posizionamento del corpo ed i colpi da eseguire. Ed il gioco è fatto. D’altro canto, l’attrezzatura sportiva - racchette (senza corde, maggiormente simili ai racchettoni) e palline - è noleggiabile direttamente presso i centri sportivi dedicati.
Non deve meravigliare, dunque, il clamore che ha riscosso il padel in città. Da sempre, infatti, il capoluogo sannita gode di un’ottima tradizione tennistica e - più in generale - sportiva, che ha funto da presupposto e collante per l’attecchimento di questo sport nella provincia.
La Spagna ha preso in custodia questo incredibile sport nell’ultimo decennio, sicché sulle orme di Juan Lebròn, Paquito Navarro e Alejandro Galàn, fenomeni iberici appena sbarcati su Sky - che ha trasmesso l’ultimo mondiale disputato -, l’aumento di giocatori di padel, in particolare modo in Italia, è risultato tangibile. A furia di ammirare bandeja, schiacciate poderose, pallonetti intelligenti e scambi avvincenti, il padel si è appropriato di un incontrastabile trampolino di lancio che, verosimilmente, lo farà sonoramente e definitivamente esplodere anche in questo 2021. Specialmente a Benevento.
FRANCESCO MARIA SGUERA