Benevento e la Serie A, a 180 minuti dalla fine. Sarà un semplice arrivederci? Sport

Mancano solo 3 ore, minuto più minuto meno, ai saluti finali del Benevento alla sua prima, bizzarra, ma comunque storica esperienza in serie A.

180 minuti in cui gli Stregoni saranno prima di scena in casa, per l’ultima fra le mura amiche, contro il Genoa.

Poi, all’ultima giornata, ci sarà una trasferta in terra veronese, contro il Chievo.

Cosa aspettarsi da questi ultimi due incontri che rappresentano il futuro prossimo dei giallorossi? In primis, un meritato tributo a tutta la tifoseria sannita che, in 36 sfide su 36, si è sempre distinta per amore, passione, attaccamento ai propri colori e per una forza d’animo non certo propria di supporters a sostegno di una compagine ultima in classifica.

Sarebbe lecito, dunque, attendersi, almeno per l’ultimo match casalingo, un mordente ed una cattiveria che sono mancati, invece, nell’ultima gara contro la SPAL. Anche perché, a differenza della trasferta del Bentegodi, dove ci sarà un Chievo determinato a mantenere la categoria, quella casalinga contro il Genoa vedrà di fronte una squadra, quella rossoblù, senza particolari obiettivi per il finale di campionato.

Tutto ciò, però, in attesa di un futuro ben più importante per la società di Via Santa Colomba.

Il Benevento, difatti, sembra voler già fare sul serio per la prossima stagione in cadetteria.

Già è programmato, difatti, il ritiro estivo dei giallorossi, che nel mese di luglio saranno protagonisti dell’importante fase di preparazione a Cascia, in Umbria.

Un cambio di location, quindi, rispetto agli ultimi ritiri romani delle scorse stagioni.

E chissà che questa scelta per la terra umbra non sia di buon auspicio per i prossimi orizzonti giallorossi: tant’è che l’ultimo graffio in B degli stregoni, fu proprio quello ad opera di Puscas, al Curi di Perugia.

Lí dove il Benevento costruì concretamente il suo sogno di promozione in serie A...e sognare ancora, di certo, è e resta più che lecito, per una piazza che ha dimostrato e sta dimostrando, domenica dopo domenica, di meritarlo...ancora!

ANDREA ORLANDO