Calcio serie B - E' un Benevento che prende forma? Sport

La nostra riflessione non può che iniziare, stavolta, con un imprescindibile interrogativo.

È inevitabile, infatti, chiedersi se quello che ci troviamo davanti è un Benevento che stia, effettivamente, prendendo forma.

Il primo nodo da sciogliere, quello cruciale per l’avvio della prossima stagione, riguardava, come già detto in passato, la scelta della guida tecnica. Da questo punto di vista, non possiamo non riconoscere alla società i pregi nell’esser stata brava a selezionare, con una certa rapidità, un allenatore giovane, ma allo stesso tempo con la giusta esperienza e capace di saper trasmettere, con una certa facilità, le sue idee di gioco ad un gruppo.

È proprio qui, tuttavia, che nascono nuovi dubbi e permangono le incertezze.

Aver già optato per Bucchi a discapito di eventuali altre scelte, magari potenzialmente anche più blasonate come la pista che portava ad Inzaghi, significa dover dare delle sicurezze in primis al neo-mister romano, in secondo luogo a tutto un ambiente che attende le prime mosse della dirigenza giallorossa nell’ormai prossima sessione estiva di mercato.

Innanzitutto, sarà decisivo e fondamentale comprendere quali uomini del percorso appena conclusosi in serie A possano rimanere ad indossare la casacca sannita anche in cadetteria: gli interrogativi ancora irrisolti sono quelli che riguardano l’estremo difensore Puggioni (la cui posizione resta ancora da valutare), il terzino Sagna (in odore di riconferma), il centrocampista brasiliano Sandro (il più lontano dalla permanenza nel Sannio, date le numerosissime offerte provenienti da club di serie A), l’altro talento verdeoroGuilherme (che, con qualche ritocco al contratto, potrebbe restare) ed il bomber maliano Diabaté (l’altro uomo, insieme a Sandro, più richiesto dalla massima serie).

A queste incognite, tuttavia, dovrebbero sommarsi già le prime certezze: la riconferma dell’esterno Gaetano Letizia (il Benevento non dovrebbe privarsene nonostante alcuni team abbiano sondato la pista), il ritorno in rosa del giovane terzino Di Chiara (reduce dal prestito al Carpi e, certamente, pronto per un riscatto in giallorosso in serie B) e l’altro (tanto atteso) ritorno, ad ottobre, nella linea difensiva, di capitan Lucioni, dopo l’estenuante squalifica.

Poi ci sono le voci di mercato che riguardano quelli che sono, probabilmente, i due maggiori “patrimoni” di proprietà del Benevento: Viola e Brignola. Se su quest’ultimo l’interesse concreto di alcuni club di A potrebbe far cedere le resistenze del Benevento, date le importanti cifre con cui il giovane Telesino potrebbe essere ceduto, su Viola, invece, la società giallorossa appare decisa a non volersi privare di una pedina il cui rendimento in cadetteria rappresenta una garanzia assoluta.

Sul fronte d’attacco, infine, sembra sempre più probabile l’idea di un vero e proprio “spareggio” per la permanenza in rosa di uno solo fra Coda e Iemmello. La partenza di uno dei due bomber, difatti, libererebbe un’importante casella nel settore offensivo che, con molta probabilità, la società di Via Santa Colomba proverà ad occupare con l’acquisto di Samuel Di Carmine. L’attaccante attualmente in forza al Perugia rappresenta, non solo, una sicurezza di realizzazioni in serie B, ma sarebbe sicuramente un’operazione gradita al tecnico Bucchi che, proprio nei grifoni, lo ha già avuto a sua disposizione.

L’eventuale partenza di Diabaté, inoltre, liberando un altro slot nel pacchetto d’attacco, potrebbe condurre il Benevento ad un interesse per Montalto della Ternana (giocatore che, difficilmente date le sue prestazioni nell’ultima stagione, dovrebbe seguire le Fere rossoverdi in serie C).

Tirando le somme, il quadro appare già così molto complesso. Il senso di fiducia che, tuttavia, traspira dalla tifoseria sannita non può che far ben sperare, in attesa di un’estate in tinte giallorosse tutta da vivere.

ANDREA ORLANDO