Dopo la bellissima prestazione di martedì scorso contro il Pescara ed una classifica diventata molto interessante, certamente nessuno si aspettava dal Benevento una prestazione così brutta come quella del “Picchi” di Livorno.

Alla fine è stato un 2- 0 per gli amaranto di Breda, ma forse si tratta di un risultato anche bugiardo per i padroni di casa, che con una gara bellissima e piena di tanto ardore agonistico hanno letteralmente affondato un Benevento irriconoscibile.

Fin dai primi minuti si era capito che per i giallorossi sarebbe stata una notturna difficile, e dopo la prima mezz’ora e le due reti dei toscani per Maggio e compagni è stato veramente buio pesto.

A parte gli errori di Montipò nelle due reti dei padroni di casa e le grandi incertezze della difesa, c’è da dire che tutta la squadra è venuta meno e nessuno si è salvato. Quasi mai i giallorossi hanno impegnato il portiere avversario Zima, che ha fatto quasi da spettatore per tutti i 90’.

Le cause della brutta prestazione? Difficile capire che cosa è successo, ma indubbiamente la gara non è stata affrontata con lo spirito giusto. Forse è subentrata anche un po’ di stanchezza, dipesa dal fatto che Bucchi dopo il turno infrasettimanale contro il Pescara l’allenatore non ha operato nessun turn over, schierando praticamente la stessa formazione. E soprattutto a centrocampo le cose non sono andate bene, tanto è vero che nella ripresa Bucchi ha schierato in campo Ricci al posto di Buonaiuto, cambiando anche il modulo di gioco. Poi a metà ripresa ha schierato Viola al posto di Volta, rinforzando l’intero reparto e schierando una difesa con due soli uomini (Tuia e Caldirola), ma praticamente nulla è cambiato. Nel finale anche Armenteros al posto di un inconcludente Insigne, mentre Asencio non era neanche in panchina. Poi nei minuti finali anche espulsione di Maggio per un doppio giallo, quasi a chiudere una serata tutta da dimenticare e da archiviare.

Ora per i giallorossi la seconda trasferta consecutiva, questa volta quella di domenica alle 15.00 contro la Cremonese. Non si tornerà nel Sannio ma in ritiro a Firenze presso il Centro Tecnico di Coverciano. L’occasione buona per guardarsi negli occhi, fare il mea culpa e capire quello che è successo nella serata di Livorno, tutta da dimenticare e subito da archiviare.

GINO PESCITELLI

Foto Arturo Russo