Calcio, Serie B: una Strega in crescita impatta 1-1 col Bari Sport

È terminata 1-1 la sentitissima gara tra Benevento e Bari. I galletti, giunti nel Sannio godendo del netto favore dei pronostici, sebbene visibilmente non al meglio della forma, hanno ben presto dovuto rimodernare le proprie ambizioni: i pugliesi si sono trovati di fronte un buon Benevento. È ancora presto per accreditare la tesi che sostiene sia merito della cura-Cannavaro. Ciò che è emerso, però, è un tangibile passo avanti della Strega, quantomeno sotto il profilo dello spirito, del coraggio e - perché no - anche della condizione atletica.

La gara del “Vigorito” si è ben presto incanalata sui binari di un grande agonismo, il quale ha garantito una buona intensità di gioco, condizionato, tuttavia, da parecchi errori tecnici. Ed è proprio da uno di questi che la Strega ha tratto vantaggio per portarsi avanti, sbloccando la gara. La sciocchezza clamorosa di Maita al 37’, da matita blu, ha visto la mezz’ala biancorossa perdere un pallone sanguinoso in mezzo all’area: se ne è impadronito Forte che, appoggiando all’indietro per Improta, ha finito per servire un assist prezioso. Rasoiata chirurgica del 16 giallorosso, un bacio al palo e palla in rete. Il Benevento necessitava impellentemente di una spinta per sbloccarsi psicologicamente e ritrovare una buona dose di coraggio. Così è stato. Ma è servito anche un prontissimo Paleari per respingere - appena pochi minuti dopo l’1-0 - un insidiosissimo tiro ravvicinato di Botta. L’estremo difensore dei Sanniti ha tenuto i suoi in vantaggio alla fine della prima frazione di gioco.

Nella ripresa, la Strega ha sùbito spinto sull’acceleratore per mozzare le gambe al Bari. Dopo neanche 120 secondi, La Gumina è andato vicino al colpo del k.o.: una grande risposta di Caprile ha deviato in corner il colpo di testa potente dell’attaccante palermitano. Il ritmo del secondo tempo è stato incalzante, ma senza sciorinare una reazione d’orgoglio del Bari: la squadra di mister Mignani ha decisamente confermato di essere in un periodo piuttosto delicato dal punto di vista atletico e psicologico. Un episodio, però, è riuscito a riportare la gara in parità: alla mezz’ora, un cross di Dorval ha pizzicato il braccio largo di Letizia in area di rigore. Camplone, richiamato all’on field review, ha assegnato il penalty al Bari. Il tiro di Cheddira dagli 11 metri non è stato impeccabile, ma Paleari non è riuscito a respingere fuori dai pali: 1-1 e 9° centro in campionato del fortissimo marocchino classe ‘98, festeggiato con un balletto francamente risparmiabile. Il Bari è tornato al gol dopo 377 di lunghissima astinenza.

Appena 6’ dopo aver incassato il pari, il Benevento ha rischiato - come spesso gli capita - di buttarsi la zappa sui piedi da solo, finendo quasi per rovinare l’ennesima gara con un’imprudenza. Pastina è intervenuto in modo irruento e scomposto sull’autore del gol dei pugliesi, allargando il gomito e colpendo Cheddira sul volto: secondo giallo per il centrale; Benevento in 10 uomini.

La migliore occasione del finale di gara, però, è capitata proprio al Benevento, che ha rischiato di vincere l’incontro in inferiorità numerica. A 5’ dal termine, su corner di Letizia, Leverbe ha staccato altissimo ed ha angolato verso lo specchio. Solo un intervento mostruoso di Caprile, in controtempo, gli ha detto di no. Il portiere dei galletti, classe 2001, si conferma una delle sorprese più positive del campionato cadetto: un profilo che la nazionale maggiore dovrà concretamente monitorare per i prossimi impegni degli azzurri. Il talento è cristallino.

È finito in parità, dunque, l’incontro ai piedi della dormiente. Il Benevento può, in fin dei conti, ritenersi soddisfatto, sebbene non al 100%. La condizione è in aumento: lo certifica un dominante Schiattarella, faro del centrocampo dei sanniti. Si dice che la fortuna - invocata con disperazione dai più - vada cercata, ma non si può certo dire che il Benevento non abbia esplorato le vie che conducessero ad essa: le occasioni sono state varie; le parate di Caprile anche. E nonostante l’idiozia di Pastina nel finale, il Benevento ha tenuto botta, restando con compattezza e non concedendo alcunché al Bari. D’altro canto, gli ospiti erano reduci da 3 sconfitte ed un pari: 4 match in cui non avevano mai segnato. È evidente che al “Vigorito” si sia ammirato tutt’altro che il miglior Bari della stagione.

La Strega manca all’appuntamento con i 3 punti dal lontano 3 settembre: 8 turni senza successi, tra cui si annoverano 4 sconfitte ed altrettanti pareggi. I giallorossi sono saliti a quota 11 punti in 12 turni, approdando in zona play-out. I passi in avanti da fare restano tanti, tantissimi. Ma questa - lo diciamo con prudenza -, forse, potrebbe essere la pista giusta da battere per riportare il Benevento al di fuori di un torpore che perdura da fin troppo tempo.

TABELLINO E PAGELLE

BENEVENTO (3-4-1-2)

Paleari: 6,5 - Bravo su Botta nel primo tempo, attento nella ripresa. Peccato per il rigore di Cheddira: sembrava esserci arrivato.

Leverbe: 6 - Molto impreciso nel primo tempo, con sbavature in fase di copertura e di impostazione. Meglio nella seconda frazione, quando serve battagliare e mantenere il risultato. Sfiora addirittura il gol con un grande colpo di testa nel finale.

Pastina: 5,5 - La sciocchezza, per fortuna non decisiva, ha rischiato di compromettere la positiva prova del Benevento. Buona gara, ma deve migliorare - e in fretta - in questi dettagli: la concentrazione è fondamentale per 90’.

Capellini: 6 - Meglio rispetto alle ultime uscite, ricopre come meglio può il ruolo di centrale della difesa a 3.

Letizia: 5,5 - Alti e bassi. Male in fase di spinta, dove sembra esser rallentato tantissimo rispetto al solito; bene ed attento in fase difensiva, dove soffre poco e nulla. Il fallo da rigore, però, causato dal braccio largo, getta alle ortiche il vantaggio dei giallorossi. (88' Foulon: s.v.)

Schiattarella: 7 - L’aumento della sua condizione fisica è lampante. È ovunque: in attacco ed in difesa. Recupera palloni, si distende in contropiede, si prende con esperienza falli preziosi. Una rinascita essenziale per la Strega.

Karic: 5,5 - Male, e parecchio, nel primo tempo, dove sembra sovente fuori fase ed impreciso negli ultimi metri. Cresce leggermente nella ripresa, finché non viene richiamato in panchina. (63' Koutsoupias: 6)

Masciangelo: 6 - Il fatto che giochi per 90’, avendo ormai rubato il posto a Foulon, si spiega con il suo piede mancino educato, dal quale nascono occasioni importanti e cross pericolosi. L’uomo, però, non lo salta praticamente mai, non creando in nessuna occasione una superiorità numerica offensiva per i suoi.

Improta: 6,5 - Gol bellissimo e prezioso, che gli dà fiducia.

Forte: 6 - Spazia fin troppo sul fronte offensivo. Nel suo tentativo di non dare punti di riferimento ai difensori avversari, finisce per annullarsi. Troppo spesso, infatti, si fa trovare troppo distante dalla porta, non collezionando alcuna occasione offensiva. Serve l’assist per il vantaggio della Strega con un recupero palla prezioso: sufficiente.

La Gumina: 5,5 - Sicuramente meglio rispetto alle ultime gare. Più attivo e vitale nel ruolo di “sotto-punta”. Bravo nello stacco di testa ad inizio ripresa, a cui si oppone il portiere avversario. Deve crescere l’intesa con Forte, ma la strada può esser quella giusta. (87' Farias: s.v.).

All. F. Cannavaro: 6,5 - La sua squadra è più pimpante e propositiva rispetto alle scorse settimane, in cui pareva scoraggiata, lenta e macchinosa. Frutto della crescita di condizione, ma anche di una buona dose di fiducia e coraggio.

BARI (4-3-1-2): Caprile 7,5; Pucino 6,5, Vicari 5,5, Di Cesare 6, Dorval 6,5; Maita 4,5 (87' Mallamo s.v.), Maiello 6, Folorunsho 5,5 (59' Salcedo 5,5); Botta 6 (59' Bellomo 6); Scheidler 5,5 (59' Antenucci 5,5), Cheddira 7. All. Mignani: 6.

Arbitro: Camplone di Pescara
Assistenti: Perrotti - D’ascanio
IV: Mastrodomenico
VAR: Dionisi
AVAR: Meraviglia

NOTE: MARCATORI: Improta 37’; Cheddira 77’.

AMMONITI: Folorunsho, Forte, Pastina, Maita, Maiello, Di Cesare, Pastina, Capellini, Letizia.

ESPULSI: Pastina.

FRANCESCO MARIA SGUERA

Foto: fonte puglia.net