Convenzione stadio... Si incrociano le sciabole di Vigorito e Mastella Sport

La stipula della nuova convenzione tra Benevento Calcio e Comune di Benevento oramai è diventato un caso veramente esplosivo, ed a farne le spese, per come stanno oggi le cose, potrebbero essere i tifosi o meglio l’intera città.

E potremmo veramente diventare una delle barzellette d’Italia, almeno sotto il profilo sportivo, se veramente il presidente Vigorito dovesse attuare quello che ha già minacciato: disputare le rimanenti gare interne non più nello stadio cittadino ma a Campobasso, Napoli o addirittura Salerno. Uno “schiaffone” che certamente la città non merita.

E’ stato, come al solito, il portale on line di famiglia a lanciare la minaccia del presidente, accompagnando il tutto con un duro attacco al sindaco Mastella ed alla maggioranza di Palazzo Mosti per la mancata stipula della convenzione. E nella nota anche un po’ la storia della spiacevole vicenda.

Il tutto in risposta a quanto dichiarato dal primo cittadino qualche giorno prima sul proprio profilo facebook. In risposta ad una precisa domanda, Mastella aveva testualmente scritto: “La convenzione sarà rinnovata quando il Comune incasserà i soldi dovuti”. Detto per inciso, forse il sindaco faceva riferimento alla somma (qualcuno dice addirittura 500.000 euro) che il Comune avrebbe dovuto pagare alla Gesesa per forniture di acqua non pagate nel passato, infatti sembra che l’utenza ancora oggi sia intestata al Comune, anche se l’uso è naturalmente del Benevento Calcio. Oltre al fatto che, come è oramai accertato, la Società non ha mai pagato la Tari, tanto per intenderci la Tassa sui Rifiuti. Insomma, soltanto la fornitura elettrica sarebbe in capo al Benevento Calcio.

E’ bene ricordare, a questo punto, che attualmente tra Benevento Calcio e Comune è in atto una convenzione provvisoria che scade a maggio di quest’anno, quindi non sarebbe valida neanche per gli eventuali play off, e, forse, neanche una proroga sarebbe possibile.

Questa la situazione attuale, con i tecnici delle parti che, a quanto sembra, non riescono a rivedersi per fare luce tra dare ed avere, e quindi mettere giù la nuova convenzione. Infatti, da una parte la società vorrebbe inserire nell’atto quanto speso negli anni scorsi per l’adeguamento dello Stadio (soprattutto in occasione della promozione in Serie A), il Comune, da parte sua, ha quasi l’obbligo di inserire in convenzione quanto fino ad ora anticipato con la Gesesa e per la TARI non pagata. A tal proposito non bisogna mai dimenticare che il Comune è in dissesto, quindi sotto i continui controlli dei commissari liquidatori ma soprattutto della Corte dei Conti.

Insomma, il problema da amministrativo è diventato politico, anche perché all’interno della maggioranza tantissime sono le preoccupazioni per la stipula della nuova convenzione che, non dobbiamo mai dimenticarlo dovrà avere il via libera del Consiglio comunale.

E gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno fatto precipitare una situazione già incandescente, anche perché tra Mastella e Vigorito i rapporti sono gelidi, quasi inesistenti, ed i rispettivi dirigenti e tecnici da tempo non si vedono per cercare una soluzione.

Da segnalare che è di queste ore un duro documento dei due consiglieri del Movimento 5 Stelle, Farese e Mollica, in cui si chiede una urgente riunione del Consiglio comunale per discutere dell’argomento, mentre la questione è stata stigmatizzata con un duro documento da parte della Curva Sud in cui sono tantissime e forti le accuse al primo cittadino ed all’amministrazione comunale. Ed il finale è quanto mai chiaro: “Lo Stadio è un bene che appartiene ai beneventani e deve essere garantito al Benevento Calcio”.

A questo punto la… palla (è il caso di dirlo!) passa nelle mani di Mastella e Vigorito, che hanno il dovere e l’obbligo di vedersi, parlarsi, risolvere la questione. Non è giusto che sotto il fragore delle sciabole che s’incrociano a pagarne le spese siano i tifosi e la città. Ci vuole buon senso da parte di tutti.

GIPE