La C1 si allontana. Sport

La C1 conquistata e mantenuta sul campo di calcio dal Benevento, purtroppo si allontana sempre di più, ed allo stato è solo un miraggio, a meno di un vero e proprio miracolo, non sempre possibile nel calcio. Purtroppo, e lo diciamo guardando in faccia alla realtà attuale, si sta rinnovando la “beffa” subita nel 1989, quando per soli 60 milioni del vecchio conio il Benevento non riuscì ad iscriversi al campionato di C2 e dovette ricominciare dalla Promozione, riconquistando poi la C1 per meriti sportivi e non certo per regalo di qualcuno. Ora, purtroppo, si sta ripetendo quando già verificatosi:
occorrerebbero 800 mila euro per mettersi a posto a mantenere la C1. Fatti i dovuti paragoni per il passaggio dalla lira all’euro e considerata la inflazione, si può dire che la situazione del 2005 e simile a quella della “brutta” estate del 1989. Insomma, i corsi e ricorsi storici si ripetono sempre più da noi, anche nel mondo calcistico. A questo punto non resta che attendere ancora qualche giorno per vedere come la situazione si evolverà, ma indubbiamente le speranze sono davvero poche, anche perché entro la fine di questa settimana la Covisoc comunicherà ufficialmente le società in regola e quelle che non in grado di partecipare al prossimo campionato di C1. Il Benevento dovrebbe risultare tra queste ultime, a meno di un miracolo delle ultime ore.
E che la situazione sia veramente drammatica, lo si capisce anche dalle ultime dichiarazioni delle massime istituzioni cittadine(Sindaco e Presidente della Provincia), e dello stesso presidente dello Sporting, Giuseppe Spatola. D’Alessandro e Nardone hanno quasi “gettato la spugna” dopo aver raggranellato circa 400.000 euro di contributi volontari, Spatola ha fatto sapere che di più non può proprio fare dopo aver pagato la tassa di iscrizione al prossimo torneo di C1, aver presentato le liberatorie dei giocatori, aver provveduto alla domanda di iscrizione con relativa fideiussione.
Praticamente, per la Lega di C1 il Benevento avrebbe le carte in regola per partecipare al prossimo torneo, per la Covisoc invece no, dal momento c’è il forte debito con l’erario per Irpef e contributi. Bisogna reperire in pochi giorni altri 800 mila euro e non è cosa facile. Ci starebbe una promessa di 200 mila euro di Zamparini come sponsorizzazione per il prossimo anno, Provincia e Comune potrebbero mettere a disposizione ( ma non immediatamente perché occorrono i relativi atti amministrativi) altri 450 mila euro, ma assolutamente tutto ciò non basta. Servono soldi subito, o almeno una fideiussione con l’Ufficio Entrate ( che Spatola sarebbe anche disposto a firmare). Basterebbe questo per la Covisoc? Non si sa, ma molti in proposito sono scettici. Come si vede la situazione è veramente drammatica, quasi impossibile, anche se siamo certi che fino alla fine nessuno getterà la spugna, tentando il possibile ed anche l’impossibile per cercare di mantenere almeno la C1. Però, la “sintesi” numerica fa rabbrividire: al Benevento servono circa 1.150.000 euro in contanti per pagare 370.000 euro di debiti Enpals, il restante per l’Irpef con un esborso immediato di 750.000 euro ed i restanti da “spalmare”. Come si vede tanti soldi da trovare in tempi brevi.
E sorge spontanea una domanda: perché le Istituzioni si sono mosse così tardi dopo che Spatola da tempo aveva lanciato il grido d’allarme da nessuno accolto? Indubbiamente il presidente-padrone ha le sue colpe ( che sono tante ed immense!) ma non è il solo colpevole. Forse, tra qualche giorno si piangerà sul latte versato, ma oramai sarà tardi. A pagare, come sempre, saranno gli sportivi ed una intera città, ancora una volta presa in giro per colpe assolutamente non sue.

GINO PESCITELLI