Tabù sfatato dopo 43 anni: il Benevento vince a Salerno Sport

Per andare ad una vittoria del Benevento a Salerno, bisogna andare con la memoria al 2 maggio del lontano 1976, quando i giallorossi nel “vecchio” Vestuti riuscirono a tornare a casa con un prezioso 2-1. Da allora per la “Strega” soltanto pareggi e sconfitte, anche dopo che i “cugini” salernitani dal Vestuti si sono trasferiti all’Arechi. Insomma, la vittoria contro i granata mancava da ben 43 anni. Quasi una vita!

Ora, però, anche questo vero e proprio tabù è stato cancellato, con i giallorossi che hanno potuto gioire, ed anche tanto, sotto la curva affollata da ben 2.000. Ed in testa alla “truppa” di Bucchi anche il presidente Vigorito, forse per la prima volta anche lui in panchina, al fianco del direttore sportivo Foggia, che, forse, prevedeva come sarebbero andate le cose.

C’è da dire subito che assolutamente il Benevento ha meritato di tornare nel Sannio con una meritata vittoria e non deve trarre in inganno il fatto che soltanto grazie ad una grossolana “papera” del portiere granata Micai sono giunti i tre punti in palio. Infatti Letizia e compagni in tantissime occasioni hanno sfiorato la seconda rete con i vari Insigne, Coda, Improta, Buonaiuto, mentre di contro Montipò quasi mai è stato impegnato, anche quando Gregucci ha fatto scendere in campo un certo Calaiò con alle spalle una lunga carriera di bomber, anche se non ancora all’altezza della situazione dopo una lunga sosta.

Per i giallorossi, invece, una gara accorta, sbavature, ed alla fine una meritata vittoria, che vale tantissimo anche per la classifica. Infatti, con i tre punti di Salerno i giallorossi a quota 36 si sono portati solitari al terzo posto della classifica, aspettando i risultati di Foggia - Pescara e del posticipo di lunedì tra Venezia e Lecce. Insomma, almeno per un giorno (Foggia - Pescara si giocherà domenica alle 15.00) il terzo gradino della classifica è una realtà, mentre la “truppa” di Bucchi è giunta al settimo risultato utile consecutivo.

Assolutamente i giallorossi non hanno sofferto la foga di una Salernitana che tantissimo puntava su questo derby, anche per cercare di mettersi alle spalle un momento davvero difficile e la contestazione della “piazza”. I granata, invece, hanno trovato un Benevento molto motivato ed accorto e, soprattutto, intera dal grande carattere, schierato benissimo da Bucchi con il solito 3-5-2, e che non ha per niente risentito delle assenze dell’ultimo minuto di Bandinelli e Di Chiara, quest’ultimo presente soltanto in panchina. Così al posto di Di Chiara l’allenatore giallorosso ha mandato subito in campo Calderola, non al meglio della condizione dal momento che non giocava una gara intera dal 19 settembre 2017. Invece, Calderola, giunto nel mercato di gennaio, è stato tra i migliori in campo, ha dato grande sicurezza alla difesa, e soltanto nei minuti per i crampi ha lasciato il posto a Tuia, anche lui assente da un bel po’ di tempo.

Nella difesa a tre come sempre perfetti Volta ed Antei, con i quali Calderola si è trovato a meraviglia. Faro del gioco nella parte centrale Crisetig, diventato una vera e propria sicurezza, con al fianco Del Pinto e Buonaiuto. Naturalmente sulle fasce Improta ed un infaticabile Letizia, ed in attacco Insigne, che anche questa volta si è dannato l’anima, e Coda che ha sbagliato un gol davvero in maniera incredibile. Nel finale di gara si è rivisto anche Viola, sulla via del recupero, che ha preso il posto di Del Pinto, mentre Armenteros ha sostituito Coda.

A questo punto occhio ai risultati di domenica e lunedì, con il Benevento alla finestra in attesa di buone notizie. Poi sabato prossimo al “Vigorito” altra partita di cartello, questa volta contro il Cittadella. Con la speranza che l’attuale momento favorevole della squadra serva anche per chiudere, una volta per sempre, la pratica della nuova convenzione per l’uso dello stadio. Sotto questo profilo sembra che finalmente i problemi siano in via di soluzione.

GINO PESCITELLI