Invito ufficiale a Papa Francesco a visitare Pietrelcina Chiesa Cattolica

Nella chiesa della Sacra Famiglia, martedì 26 maggio u.s., è stato ricordato il 128esimo Anniversario del battesimo di Padre Pio. A presiedere il solenne rito sacro fr. Francesco Daniele Colacelli, ministro provinciale. Conclusa la cerimonia eucaristica, gli abbiamo rivolto alcune domande.

Superiore provinciale, facciamo un passo indietro, cosa accadde il quel dì del 26 maggio 1887?

Non sono tanti i documenti consegnati alla storia sul battesimo del neonato Francesco Forgione. Il biografo dell’epoca, Padre Ferdinando da Riese Pio X, così riportò nei suoi scritti l’evento: “Don Nicolantonio Orlando, alle sei del mattino, al fonte battesimale della chiesa di Sant’Anna, che si trova sul lato sinistro dell’ingresso principale, battezzò il piccolo Francesco Forgione”.

Perché gli fu imposto il nome di Francesco?

Il neonato fu chiamato Francesco per la devozione di mamma Peppa al Santo di Assisi.

Tra i figli dei coniugi Forgione, che posto occupa in ordine di nascita il piccolo Francesco?

Il futuro Padre Pio è il secondo figlio a cui fu dato il nome di Francesco. Tre anni prima, ad un altro bambino, vissuto 19 giorni, fu imposto lo stesso nome. Allora scarseggiavano cure, farmaci e c’era un alto tasso di mortalità infantile.

Allora, perché venne battezzato il giorno successivo alla nascita?

La Chiesa consigliava di battezzare i piccoli nelle 24 ore successive alla nascita così si liberava un’anima del Purgatorio. Quindi, venne battezzato 14 ore dopo la nascita avvenuta nel pomeriggio del giorno precedente, 25 maggio 1887.

Il Battesimo cosa rappresenta?

Non deve essere considerato solo come memoria storica di un evento straordinario. Il sacramento del battesimo significa che Dio non ci chiede solo un’adesione esteriore. Dio, attraverso il battesimo, chiede al battezzato un’adesione totale, completa al suo amore.

E, concretamente, con il battesimo cosa dovrà avvenire, insomma il battezzato cosa dovrà fare?

Il battesimo deve trasformarsi in atti di carità autentica, carità quotidiana.

E, il futuro Padre Pio, cosa fece in merito, come si comportò in base a quello che lei ha affermato?

Padre Pio donò la sua vita interamente agli uomini e sono tantissimi gli atti di carità che si ricordano: ha ascoltato, ha incontrato, ha confortato, ha sofferto, ha riconciliato un numero incalcolabile di persone, ha donato all’umanità cose non solo spirituali, anche materiali come Casa Sollievo della Sofferenza, questo Convento, questa Chiesa.

Ed oggi, a quasi mezzo secolo dalla morte del Padre, come si può spiegare, insomma come si possono interpretare gli arrivi di tantissima gente sia a San Giovanni Rotondo che a Pietrelcina?

La gente avverte la crescita, il rafforzamento della fede attraverso la devozione al Santo. Le persone ritornano a casa rigenerate, appagate da quest’Uomo straordinario.

Quali insegnamenti possiamo trarre dal battesimo di Padre Pio?

Quello che è accaduto al piccolo Francesco Forgione 128 anni fa, è accaduto ad ognuno di noi battezzato. E, attraverso il battesimo, la strada della santità non è limitata solo ai prescelti. La santità ci viene offerta e tocca ad ognuno di noi raggiungerla con la coerenza di una vita conforme al Vangelo di Gesù Cristo.

E, materialmente, cosa dobbiamo fare?

Non dobbiamo chiuderci nell’egoismo, non dobbiamo limitarci solo alla cura degli affari personali. Dobbiamo attingere dal battesimo la grazia che vivifica le nostre scelte quotidiane conformi alla parola di Dio.

Come si è conclusa la santa concelebrazione che lei ha presieduto poc’anzi?

Con l’atto di affidamento dei bambini a Padre Pio. Ci tengo a riferirle che abbiamo affidato alla protezione del Santo anche i bambini che non sono stati presenti al rito, quelli poveri, quelli ammalati, quelli che vivono situazioni difficili.

Cosa si aspetta dall’invito, che ha rivolto ieri sera al Santo Padre di visitare Pietrelcina e San Giovanni Rotondo, consegnato sull’altare maggiore di questa chiesa a s. em. il cardinale Francesco Coccopalmerino?

E’ stato il primo passo ufficiale per far giungere papa Francesco nei luoghi di Padre Pio. Altri atti seguiranno. Faremo il possibile per portare Sua Santità qui. Non lasceremo niente di intentato. Faremo il possibile, dunque, percorreremo tutte le strade e ci attiveremo per tutto quello che si può fare e che rientra nelle nostre possibilità.  

ANTONIO FLORIO

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