Accade a Montesarchio... 23 alloggi IACP in stand by dal 2012 Cronaca

A partire dal 18 maggio la circolazione veicolare in via Cappuccini e strade adiacenti, sarà modificata fino a conclusione dell’esecuzione di opere di scavo per l’allacciamento alla rete fognaria, rete idrica e rete gas, del complesso immobiliare di edilizia residenziale pubblica, realizzato dall’IACP per il recupero di 23 alloggi di Erp, situato in località Cappuccini.

Per memoria di chi legge, i lavori di realizzazione dell’edificio in questione, sono stati presentati dall’IACP di Benevento, con conferenza stampa presso il comune di Montesarchio, nell’ottobre del 2012, e prevedevano il recupero e restauro ecologicamente sostenibile dell’edificio esistente (ex sanatorio) per la realizzazione di 23 alloggi di edilizia residenziale pubblica e le sistemazioni esterne e la messa in sicurezza dell'edificio monumentale dei Cappuccini.

Nel 2019, dopo un sollecito del gruppo consiliare del M5S, venne finalmente redatta la graduatoria dei 23 assegnatari che, però, ancora oggi attendono l’assegnazione dell’abitazione, perché i lavori per rendere abitabili gli appartamenti non sono stati conclusi.

La graduatoria definitiva è stata pubblicata in data 1 ottobre 2019, precisa Orazio Gerardo, e ad oggi vi sono alcuni nuclei familiari inseriti in essa, che vivono situazioni abitative di forte disagio e di precarietà aggravate dalla attuale crisi che l’emergenza sanitaria sta determinando e sarà ancora più grave nei prossimi mesi. Dopo tanti anni, è grave che l’opera ancora non sia stata conclusa, e che la parte antistante l’edificio debba essere ancora asfaltata, così come l’edificio antistante, sempre di edilizia popolare, sia in condizioni fatiscenti e degradati, così come tutta l’area circostante.

Ci auguriamo, conclude il capogruppo dei 5Stelle, che i lavori che stanno per iniziare vengano realizzati in breve tempo, perché ormai gli aventi diritto sono ormai all’esasperazione e pronti a manifestare pubblicamente il loro dissenso”.

La zona oggetto dell’intervento, si trova fra le frazioni di Cirignano e Varoni. Accanto ad esso, c’è una chiesa con annesso convento dei frati minori Cappuccini. La chiesa, fino agli anni ‘60 ha funzionato per la presenza prima dei frati e poi del prete dei Varoni. Sorse come cappella gentilizia per volere di Nicola Davalos, Principe di Montesarchio, e secondo la tradizione, la sua costruzione è da collegare allo scampato pericolo dall’epidemia di peste che si estese nella Valle Caudina nel 1656. Il convento, aggiunto più tardi, fu abitato per secoli dai frati francescani Cappuccini fino al 1809, anno in cui i francesi ne decretarono la chiusura.

Passata al demanio, la struttura non fu più abitata e risultò abbandonata, salvo un intervento di ripristino effettuato nei primi anni del ‘900 ed il temporaneo utilizzo come colonia estiva in età fascista.

Per tale complesso monumentale, era stato approvato anche un progetto finalizzato per realizzare un centro polifunzionale e fattoria sociale.

LUCIA DE NISI