Al km 5,200 della Statale 90/bis: sempre più sconsiderati passano con il rosso Cronaca

Sette italiani su dieci non rispettano il codice della strada e in particolare il 62 per cento passa quando il semaforo è arancione o è appena diventato rosso (il 50 per cento), almeno secondo un’indagine di qualche tempo addietro realizzata da Ipsos per la Fondazione Vinci Autoroutes. Pare che il moderno semaforo per regolare il traffico sia nato nel 1914, a Cleveland, negli Stati Uniti, con due luci, una verde e una rossa. Oggi lo si considera talmente naturale che sembra ovvio doverlo rispettare e chi passa con il rosso è un criminale.

Nell’area industriale di Ponte Valentino, l’omonimo ponte situato al chilometro 5,200 della strada statale 90/bis, che ricade nel territorio comunale di Benevento, dal 14 novembre è interessato da un intervento di manutenzione per un investimento complessivo – come da nota stampa dell’Anas – di 4,2 milioni di euro. Nel dettaglio, le lavorazioni prevedono il rifacimento dei cordoli con sostituzione delle barriere di sicurezza, l’impermeabilizzazione, il ripristino di alcune porzioni in calcestruzzo armato con rivestimento protettivo, il rifacimento dei giunti di dilatazione e la nuova pavimentazione stradale.

Da quella data è stato necessario attivare il senso unico alternato regolato da un opportuno impianto semaforico. Come diceva Charles Bukowski, «la gente è il più grande spettacolo e non devi nemmeno pagare il biglietto». La strada è il teatro della commedia umana italiana per eccellenza: se vuoi sapere come sta un Paese, devi frequentare la strada, non c’è quotidiano locale che gli tenga testa.

L’impianto semaforico è stato regolato in maniera tale, oseremmo dire intelligentemente e per una questione prettamente pratica, da ottenere un breve lasso di tempo in cui il rosso scattato da una parte sia presente anche dall’altra per consentire di ultimare il passaggio dei veicoli ancora in transito. Qualche incauto automobilista invece stanco di attendere parte con ancora il rosso confidando che al capo opposto non sia scattato il via libera con il verde. Ed è accaduto più di una volta che sia costretto a far retromarcia nello stretto budello con le immaginabili perdite di tempo. Ancora, abbiamo assistito a qualche sconsiderato che a tarda ora ha attraversato a velocità sostenuta, e sempre con il rosso, per passare prima che gli fosse impossibile per via dei veicoli di fronte messisi in marcia con il verde.

Sentiamo sempre parlare di autovelox e di multe per eccesso di velocità mentre quasi nessuno si lamenta degli apparecchi automatici che rilevano le infrazioni ai semafori. Pensare che in Parlamento si è discusso se approvare o no, all’interno delle modifiche al codice della strada, una durata del giallo di tre secondi, quando sarebbe opportuno un po’ di buon senso. Chi non è votato al rispetto delle regole ricordi che in presenza della luce rossa bisogna fermarsi pena una sanzione di 167 euro di giorno, 222 di notte, più una decurtazione di sei punti dalla patente. Patente che può essere sospesa da uno a tre mesi se l’infrazione è stata commessa più di una volta.

Non serve il tono di condanna nei loro confronti, né il giudizio sdegnato. Occorre l’applicazione delle leggi, allo scopo servirsi di telecamere non guasterebbe.

GIANCARLO SCARAMUZZO

giancarloscaramuzzo@libero.it