Che fine ha fatto la tratta ferroviaria ''Valle Caudina''? Cronaca
Continua il dibattito sulla questione della ferrovia che collega Benevento con Napoli passando per la Valle Caudina. La famosa ferrovia chiamata “Cartone” che ormai da oltre cinque anni non è più in funzione con la motivazione che la linea è impraticabile e sono in atto lavori di ripristino della stessa con investimenti e finanziamenti che superano i 150 milioni di euro.
Ogni anno viene prospettata la imminente riapertura con vagoni nuovi, ed anche quest’anno, per il mese di luglio era prevista l’inaugurazione, ma ovviamente solo promesse e chiacchiere, e nel frattempo aumentano i disagi per i cittadini della Valle Caudina che sono costretti ad usare la propria auto o il servizio di pullman per potersi recare a Napoli.
E sono tantissime le persone che gravitano sul capoluogo campano per lavoro e per studio. Le conseguenze sono il traffico insostenibile e code chilometriche sull’Appia. In tale contesto interviene il sindaco di Montesarchio, Carmelo Sandomenico, che si fa portavoce dei disagi quotidiani dei cittadini “un disagio autentico, afferma, profondo, che colpisce lavoratori, studenti, famiglie, costrette ogni giorno a un’odissea per raggiungere Napoli. È una condizione che non può più essere tollerata. La ferrovia Valle Caudina, sottolinea ancora Sandomenico, non è un dettaglio: è un’infrastruttura strategica per collegare l’entroterra campano al capoluogo regionale, decongestionare arterie ormai sature come l’Appia, servire aree come Cancello dove la mobilità è al collasso. È uno strumento essenziale per garantire il diritto alla mobilità e un minimo di equità territoriale”.
In questi anni, ha sottolineato ancora Sandomenico, c’è stato un continuo interloquire con la Regione Campania su tale problema, “talvolta anche aspra, com’è giusto che sia quando si parla di interessi reali e non di equilibri politici. Per questo oggi è giusto ribadire, sottolinea ancora Sandomenico, che la responsabilità principale è e resta in capo alla Regione”. Ma visto che la situazione non si sblocca, secondo Sandomenico è necessario anche un intervento del Ministero delle Infrastrutture, il Ministro Matteo Salvini, per chiarire una volta per tutte, quali siano gli ostacoli reali che impediscono la riapertura della linea, problemi tecnici, errori di progettazione, difficoltà nell’esecuzione dei lavori o con le aziende coinvolte, è ora di dirlo con chiarezza.
Ma su questo punto replica Michele Izzo, coordinatore della Lega per la Valle Caudina, che sottolinea quanto segue: “Il Ministero in questo caso non ha alcun potere sulla questione, in quanto è di esclusiva competenza della Regione Campania. Solo nel caso in cui l’azienda viene commissariata, il ministro Salvini interviene nominando un commissario. Sarebbe importante, invece, secondo Michele Izzo, organizzare un incontro e una protesta seria di tutti i sindaci della Valle Caudina e dei comuni che vengono interessati dal passaggio della ferrovia Benevento- Cancello”.
Infatti, i cittadini sono stanchi delle chiacchiere che purtroppo non servono più, e chiedono che gli amministratori e i politici del territorio si uniscano in una unica protesta presso la regione Campania per risolvere definitivamente la questione.
Anche il Gruppo territoriale M5S di Montesarchio, chiede agli amministratori “di denunciare formalmente le responsabilità dei soggetti coinvolti nella realizzazione degli interventi. Non si tratta di una questione politica, ma di diritti costituzionalmente garantiti e di risorse pubbliche”.
Non serve, quindi, un nuovo tavolo istituzionale che sarebbe l’ennesima passerella dei soggetti coinvolti, ma una azione forte e decisiva per risolvere e mettere a fuoco le vere problematiche e pretendere risposte e tempi certi, Basta con le prese in giro dei cittadini.
LUCIA DE NISI