Solitek e l'investimento fantasma, l'opposizione chiede risposte concrete in Consiglio comunale Cronaca

In questi giorni, grazie all’opposizione del Consiglio comunale di Benevento, è tornato alla ribalta un argomento del quale stavamo per dimenticarci: l’investimento di 50 milioni di euro dell’azienda lituana Solitek, grande produttore di pannelli solari e batterie nordeuropeo, che doveva stanziarsi proprio nel nostro Sannio.

I consiglieri di Pd, Città Aperta, Civico 22 e Azione hanno infatti presentato una richiesta formale di convocazione del Consiglio comunale chiedendo anche la partecipazione dei vertici del Consorzio ASI (Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale) per fare chiarezza sullo stato dell’insediamento industriale e scongiurare il rischio di una rinuncia all’investimento, spettro che concretamente sembra essersi presentato.

La venuta di Solitek era già stata annunciata trionfalmente nel settembre del 2022 dall’allora presidente dell’ASI Luigi Barone, rassicurando sui tempi di sviluppo: “La proprietà è rimasta entusiasta di Benevento e del Sannio, un territorio accogliente che da qualche tempo ha acquisito una nuova centralità nelle dinamiche di sviluppo. Il progetto è già stato presentato, l’iter di avvio dell’attività dovrebbe essere abbastanza veloce perché il gruppo utilizzerà un capannone già esistente, quello dell’ex Monier dove si producevano tegole, che necessita di adeguamenti e ampliamenti”.

Inoltre a dicembre 2023 Giosy Romano, commissario della ZES Campania (Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno), aveva rilasciato l’autorizzazione unica all’investimento per l’insediamento dell’azienda lituana nella zona industriale di Ponte Valentino nell’ex stabilimento della Wierer.

Sembravano esserci tutte le premesse per avviare un grande progetto industriale dove al centro c’era il nostro Sannio, nonché le speranze per una riqualificazione territoriale, un progetto che avrebbe anche beneficiato di un finanziamento di 31 milioni di euro grazie ai fondi del PNRR ai fini di avviare la produzione di pannelli solari entro tempistiche che si preannunciavano non troppo dilatate.

Queste premesse e le conseguenti speranze erano state vigorosamente presentate il 12 aprile 2024 dall’azienda stessa in conferenza stampa, annunciando un investimento che si sarebbe ripartito in 3 step: uno destinato alla produzione di pannelli fotovoltaici, un secondo destinato alla realizzazione di batterie di accumulo, un terzo per il recupero di materiali rari dalle batterie usate.

Di tali investimenti ad oggi non sembra essercene traccia, dato che l’azienda lituana Solitek non ha né completato l’acquisto dello stabilimento ex Wierer di Ponte Valentino, nonostante avesse firmato un contratto preliminare che prevedeva di finalizzare l’acquisto entro dicembre 2023, né avrebbe richiesto ancora le autorizzazioni edilizie per procedere. Stando così i fatti e considerando non solo i tempi diluiti della burocrazia ma anche il tempo necessario ed effettivo per riqualificare gli edifici e avviare i vari processi di pre-produzione, sembra che difficilmente potremo avere pannelli solari della Solitek prodotti a Benevento a inizio 2025, così come era stato prospettato dal sindaco Clemente Mastella. In aggiunta, prendendo atto di questa imperante dilatazione temporale, è sicuramente comprensibile la preoccupazione delle forze di opposizione, considerando che il termine fissato per il completamento dell’investimento è il 30 Giugno 2026, stando alle regole del PNRR.

È sicuramente uno scenario infelice che ha preoccupato anche Luigi Barone ex presidente dell’ASI, il quale nelle scorse settimane, in una nota stampa sull’ angosciante situazione Solitek, ha sottolineato la possibile presenza di eventuali problematiche finanziarie nell’azienda lituana. “Da un’attenta analisi del gruppo proprietario di Solitek, Bod Group, emergono ulteriori preoccupazioni. Nelle settimane scorse l’azienda lituana, per finanziare le proprie attività in patria ha emesso un bond (fino a 4000 obbligazioni) rivolto agli investitori in Lituania e Lettonia dal valore nominale di 1000 euro, dunque per un valore totale di 4 milioni di euro, con un tasso di interesse annuo sul valore nominale pari all’11% annuo”.

Pertanto, a causa di questo quadro così complesso pieno di dubbi e incertezze, è vitale che Solitek, facente parte di BOD Group, azienda leader nel settore del fotovoltaico, faccia chiarezza e fornisca delle risposte il prima possibile. Ma al fronte di molte ambiguità da chiarire, c’è però un dato inconfutabile che sembra non essere smentito dai fatti: ad oggi, neanche un euro di quei 50 milioni di investimenti previsti è stato posto sul territorio beneventano. La Solitek infatti, alla Dueffe S.r.l., la società proprietaria dello stabile ex Wierer nel quale avrebbe dovuto già insediarsi, da dicembre 2023 avrebbe chiesto continue proroghe per finalizzare l’acquisto dei capannoni, ma stando anche alle parole di Luigi Barone, sembra che ora avrebbe perso finanche il diritto di prelazione.

In un territorio come il Sannio, dove l’emigrazione giovanile e il tasso di disoccupazione rappresentano problemi più che rilevanti, sicuramente un grande bluff è l’ultima cosa di cui possiamo aver bisogno. Auspicando di poter beneficiare presto di pannelli solari beneventani targati Solitek, chiediamo risposte solide e concrete a quest’azienda lituana che avrebbe deciso di investire nella nostra città, anche se sembra essersi data alla fuga come le centinaia di giovani beneventani insoddisfatti delle poche risorse e delle poche opportunità di crescita.

ANDREA ALBANESE