Un vero guazzabuglio le barriere architettoniche a Montesarchio Cronaca

Ostacoli e barriere architettoniche, sicurezza e accessibilità, ignorate totalmente dalla amministrazione comunale anche in questo secondo mandato.

Chiuso il dibattito politico, dalla data delle elezioni di maggio 2018, i cittadini sono abbandonati al loro senso civico senza alcun intervento da parte della maggioranza o degli assessori preposti per migliorare ed eliminare i disagi diffusi che si presentano sul territorio comunale.

L’opposizione è ridotta a tre consiglieri del Movimento Cinque Stelle, in quanto gli altri due eletti, un lista civica guidata da Marcella Sorrentino, sono passati subito dopo il risultato elettorale nelle fila della maggioranza guidata dal sindaco Franco Damiano.

Nessun amministratore si accorge degli ostacoli costituiti da oggetti fisicamente individuabili e da barriere architettoniche che ostacolano la accessibilità e visitabilità (possibilità per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di accedere agli spazi di relazione) dei disabili con limitata capacità motoria costretti a muoversi con speciali carrozzelle. Basti pensare che per queste persone è impossibile muoversi sui marciapiedi o accedere a servizi pubblici per il cittadino.

Gran parte dei marciapiedi costituiscono una barriera architettonica, non solo per l’assenza di scivoli in essi realizzati, ma anche per la presenza di segnali stradali verticali posizionati in maniera tale da ostacolare anche le persone non portatori di disabilità. Le persone in carrozzelle sono costrette a muoversi ai lati delle strade con gravissimo pericolo per le stesse e per i veicoli che vi transitano. Il tutto accompagnato dall’assenza di strisce pedonali visibili e di segnalazione verticale per i veicoli che vi transitano.

Alle barriere architettoniche si aggiungono anche interventi di canalizzazione del traffico o di altro genere che costituiscono pericolo per la pubblica e privata incolumità con una impressionante indifferenza da parte degli amministratori, quasi non fosse loro dovere partecipare al decoro ed alla sicurezza della città in cui vivono.

Emblematico è la cosiddetta sistemazione dell’intersezione di via Lavinia con Via Amendola realizzata con barriere mobili e blocchi di cemento. Chi proviene da via Lavinia e deve accedere alla via Amendola, trova un serpentone fissato alla sede stradale con tondini di ferro che è sempre divelto. Questo dissuasore è stato installato per evitare che le auto svoltino a sinistra, ma ormai è solo un manufatto che costituisce un grave pericolo per i pedoni che vi transitano, ed anche per gli stessi automobilisti, che ormai non rispettano nemmeno il divieto.

Altro grave ostacolo, rimosso nella mattinata di mercoledì dopo oltre due mesi, era stato collocato lungo la variante al centro abitato. Da oltre due mesi, quasi al centro della carreggiata nei pressi del Bar Mozart, era stato installato un castelletto utilizzato per delimitare un pozzetto stradale, rappresentando per le auto un grave pericolo.

Non sono libere da ostacoli nemmeno le fermate degli autobus. Infatti, presso la fermata dei pullman di Via Benevento, davanti all’ex distributore AGIP, da alcuni giorni è stato abbattuto un albero che si trovava in prossimità della pensilina, però è stato lasciato un tratto di albero di pochi centimetri di elevazione dal suolo, che, pure essendo segnalato da nastro rosso, rappresenta un pericolo per chi accede alla pensilina in attesa dell’arrivo del bus ed anche soprattutto per i pedoni che vi transitano.

Si tratta di problemi che riguardano la vita quotidiana, la sicurezza, l’ordine ed il decoro urbano, ma sembra che i cittadini abbiano perso ogni speranza di veder cambiare le cose, e quasi con distacco vivono con rassegnazione in un paese che è sempre più nella indifferenza di chi amministra.

LUCIA DE NISI