Il busto di Federico Torre nella Villa Comunale di Benevento Cultura

Nel 1942 doveva effettuarsi - a cinquant’anni dalla sua morte - la commemorazione di Federico Torre, ma fu rinviata per le vicende belliche e post belliche.

Il tutto fu celebrato il 29 ottobre 1950 nella villa comunale di Benevento, alla presenza delle autorità politiche, civili e religiose, di numerosi convenuti e della rappresentanza familiare del commemorato.

Il prof. Alfredo Zazo rievocò la figura del generale e il sindaco della città, avv. Vincenzo Cardone, prendendone in consegna il busto marmoreo, opera dello scultore prof. Michelangelo Parlato, suggellò così la patriottica cerimonia: “Per conto della città di Benevento prendo in consegna questo busto che riproduce il concittadino Federico Torre nella sua espressione di nobiltà e di fierezza. L’Amministrazione comunale, mio tramite, assume impegno di custodire con geloso amore questo busto che tramanda alle generazioni future oltre che le nobili vicissitudini dell’Uomo che legò la sua vita a quella dell’Italia nel fervido periodo risorgimentale, anche la sua figura di prode e valoroso soldato che nulla chiese tranne che di servire comunque e dovunque la Patria in un momento in cui scuotendosi dal suo torpore si avviava a riprendere faticosamente ma sicuramente il suo cammino di gloria laddove lo aveva interrotto”.

Tra i suoi diversi interventi di deputato del Regno D’Italia, piace ricordare quanto ebbe a dire nella discussione per la presa in considerazione di un progetto di legge proposto dal deputato Caso e da altri, relativamente alla provincia di Benevento: …“Io domando a chiunque abbia la menoma cognizione di storia e di geografia, se Benevento non è stato sempre una provincia, e la città sempre capoluogo di provincia; provincia piccolissima, se si voglia, ma sempre provìncia. Di fatto, o signori, Benevento, sotto il Governo pontificio, era una delle Provincie dello Stato, e chiamavasi delegazione di Benevento”.

…“In ordine poi alle condizioni politiche, ricorderò solo che Benevento è città storica, ricchissima di tradizioni e di glorie, e che avanza ogni altra quella di essersi, al primo sventolar del vessillo sabaudo nelle provincie napoletane, sottratta alla clericale tirannide e data spontanea all’Italia, a Vittorio Emanuele, a libertà vera”…

Sempre a sua memoria gli fu intitolato una piazza e una scuola, ma pochi lo sanno o pochi possono ricordarlo anche un collegio di inizio ‘900, un tempo dimora storica della famiglia Torre.

Dal rigoroso e ricco programma si evince che l’ordinamento dell’Istituto era quello di una famiglia ideale, retta con vero sentimento paterno e condotta con amorevolezza e fermezza.

Per rendere suggestivo il racconto legato alla storia di Federico Torre, pubblichiamo sul portale on line www.realtàsannita.it nella rubrica “Il Sannio visto da un drone” un nuovo video.

https://www.youtube.com/watch?v=9xZGi-YL22c

CESARE MUCCI