Isidea per un partecipato Patto PNRR Cultura

Esattamente dieci anni fa - scrive il responsabile di Isidea, Rito Martignettio -, Isidea proponeva l’attivazione di una Consulta degli operatori commerciali e culturali, a supporto dell’allora “Patto UNESCO”.

Il risultato fu parzialmente positivo: alla “chiamata alle Arti”, ripetuta tre volte presso il teatro De Simone, si presentarono circa cento soggetti (singoli e associati, docenti universitari, ordini professionali, Confindustria) che accettarono di formalizzare, poi, la loro adesione online sul sito del Comune di Benevento.

La “gelosia politica” decretò il rapido accantonamento di quell’innovativa iniziativa di partecipazione.

Per un sostegno alla programmazione in corso - propone Martignetti -, Isidea ri-chiede il virtuoso coinvolgimento nel “Patto PNRR” anche delle più attive menti del territorio, allora come ora “senza check-in politici”, in attesa della formale attivazione dei dimenticati Organismi di Partecipazione previsti dall’art. 74 dello Statuto comunale.

Oltre alla minoranza consiliare - aggiunge ., dovrebbe essere presente nel Patto anche la folta rappresentanza dei Parlamentari, a cui chiedere di impegnarsi finalmente in concreto per evitare, ad esempio, l’esclusione di Benevento da certe elargizioni Ministeriali. Non è possibile che a Volterra siano stati assegnati dal ministro Franceschini oltre 7 milioni di euro per lo scavo dell’Anfiteatro romano, scoperto per caso nel 2015, mentre Benevento ancora aspetta aiuti, in passato solo promessi, per il recupero di un Anfiteatro scoperto nel lontano 1985 e nel quale si esibì anche Nerone!

Un Anfiteatro per il quale Isidea ha già proposto un intervento di “archeologia green”, che prevede la sostituzione delle parti mancanti con siepi, ed ha sottolineato il caso emblematico di Teramo, dove è stato autorizzato l’abbattimento di due palazzi, al fine di riportare alla luce un teatro romano con finanziamenti del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) agevolati dalla ministra Carfagna.

La campagna elettorale non può essere infinita - conclude Rito Martignetti -: Benevento ha bisogno di una democrazia del dialogo, per la valorizzazione e la cura dei suoi preziosi beni comuni”.