La Collezione Pietrantonio in mostra permanente al Museo del Sannio Cultura

Un atto d’amore - l’ennesimo - per la sua Benevento, per i suoi concittadini, quelli presenti e quelli futuri: stiamo parlando dei 22 reperti archeologici - datati dal VII al III sec. a.C. - donati alla Provincia di Benevento dal prof. Antonio Pietrantonio (già sindaco del capoluogo sannita) con la condizione di essere esposti per la pubblica fruizione.

Ceramiche, perlopiù vasi, che un “Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (datato 1° agosto 2000) ne attesta l’eccezionale interesse storico-artistico.

Pietrantonio nel 2021 così dichiarava a noi di Realtà Sannita: «Sono vasi ereditati dalla mia famiglia, dai predecessori di mio nonno prima del 1939. Fu mia madre a custodire i vasi che erano stati acquistati dalla mia famiglia, raccolti e catalogati prima del 1939. Dal 1939, infatti, la legge ha stabilito che tutto ciò che viene rinvenuto sotto un terreno anche se privato, diviene di proprietà dello Stato. Alla morte di mia madre, ritrovammo in cantina, amorevolmente custoditi da lei in una cassa, i vasi che nel 1991 dichiarai e denunciai al Ministero dei Beni Culturali».

Lungaggini burocratiche a parte, ora chiunque può recarsi in visita al Museo del Sannio e ammirare la teca allestita nella Sala Caudium, dedicata proprio ai vasi della stessa epoca storica, ovvero quelli di “Caudium” e di “Telesia”.

La teca, ricoperta da un panno bianco e dalla bandiera tricolore, è stata scoperta ufficialmente giovedì 22 giugno 2023 dallo stesso donatore, coadiuvato dal presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, alla presenza di Autorità, uomini di cultura e studiosi.

«Questi reperti - ha detto Lombardi - giungono nell’anno del 150esimo anniversario dalla fondazione del Museo del Sannio, che peraltro celebreremo adeguatamente alla presenza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

I beni donati da Pietrantonio sono stati raccolti in questa bellissima teca, la cui cura scientifica, per volontà del donante, è stata del prof. Elio Galasso, già direttore del Museo del Sannio, con la supervisione della Soprintendenza Archeologica, del dirigente del Settore per la Rete Museale Nicola Boccalone e come consulente il prof. Marcello Rotili, attuale direttore scientifico del Museo».

Quindi rivolto a Pietrantonio, il presidente della Provincia ha affermato: «Grazie per l’immenso dono che hai fatto non solo alla Provincia di Benevento, ma anche a quel territorio che tu hai saputo amministrare con cura e passione, mettendo sempre al primo posto i valori cristiani, esaltando le tradizioni e difendendo le identità».

Nel prendere la parola, Antonio Pietrantonio ha ricordato come sia nata l’idea di donare la Collezione al Museo del Sannio: essa è da ricollegare ad un progetto di un Convegno di Studi sulla Civiltà Sannita per il quale lo stesso sindaco si spese nel corso degli anni Ottanta.

In conclusione, Elio Galasso ha brevemente illustrato il valore storico ed archeologico della Collezione Pietrantonio, sottolineando in particolare come la stessa dimostri i fecondi e stretti rapporti culturali, commerciali, economici e civili correnti tra i Sanniti e le città della Magna Grecia.

«Ne abbiamo trovati migliaia di questi vasi nella zona di Caudium, a Montesarchio proprio perché i Sanniti ne compravano molti in quanto erano affascinati da essi oltre che per la loro quotidiana utilità. In cambio davano lana e manufatti di legno. Le ceramiche sono in realtà molto semplici, poco elaborate, ma molto raffinate».

Nel definirlo “donatore seriale”, Galasso ha rievocato i rapporti di cooperazione con lo stesso sindaco Pietrantonio, il quale - sempre negli anni Ottanta - più volte intervenne per consentire che fosse incrementato il patrimonio espositivo del Museo del Sannio, come accadde, ad esempio, per l’acquisto del soldo aureo del Duca longobardo di Benevento Arechi II.

Poi, tutti presenti, si sono recati presso l’Emeroteca provinciale al Corso Garibaldi…

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it 

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