La poderosa biblioteca dell'intellettuale Guido Rampone donata al Museo della Civiltà Contadina Cultura

Domenica 6 novembre, nell’ampio ed accogliente auditorium del Museo Cosimo Nardi della Civiltà Contadina di Montefalcone di Val Fortore, si è tenuta l’inaugurazione dell’intera biblioteca di 4.500 volumi, appartenente al prof. Guido Rampone e donata dagli eredi alla struttura museale.

Nella spaziosa e multifunzionale sala conferenze del prestigioso e ricco Museo, creato dal compianto prof. Cosimo Nardi, appassionato docente e profondo cultore della civiltà contadina, si è trascorso un intero pomeriggio di full immersion di approfondimenti culturali ed umani del prof. Guido Rampone, nato a Benevento il 24 gennaio 1930 ed ivi morto il 4 marzo 2013.

Egli, autentico uomo di scuola fin dall’età di 17 anni, ha prestato la propria missione educativa in 47 anni, percorrendo tutti i livelli della carriera scolastica da insegnante di pluriclasse di montagna fino a quello di Ispettore Centrale della Pubblica istruzione: studioso di profonda ed eclettica cultura, saggista e poeta, nella sua vita ha raccolto nella propria biblioteca oltre 4.500 volumi.

Tale collezione raccoglie ogni aspetto del sapere umano, dalla narrativa alla poesia, dalla filosofia alla storia, dalla pedagogia alla didattica, dalla sociologia alla psicologia, dalle neuro scienze alla medicina, dalla biologia alla fisica, dall’etologia alla cibernetica etc.

E’ stato autore di numerosi saggi e di tantissimi articoli pubblicati su riviste specializzate e su quotidiani, nonché riviste settimanali; conferenziere richiesto e stimato, poeta più volte insignito di prestigiosi premi in Italia ed in Francia.

L’intera raccolta bibliotecaria è stata donata dai figli Salvatore, Adolfo e Rosanna al Museo, al fine di consentire non solo una giusta ed adeguata collocazione, ma soprattutto una fruibilità aperta e socializzante alla comunità di Montefalcone, ed anche a lettori e studiosi di ogni dove poter consultare, leggere e studiare tutti i libri che vorranno.

Tale donazione vuole perpetuare il legame umano, affettivo, culturale che univa Guido Rampone alla comunità montefalconese, all’intero Fortore dove ha operato per anni per favorire non solo i processi educativi delle giovani generazioni, ma anche per la crescita culturale dell’intero territorio.

Questa collocazione nel Museo, prima che fisica, è simbolica ed altamente valoriale. L’amicizia che lo legava a Cosimo Nardi, fondatore del museo, è stata veramente autentica, sincera, forte, aperta. I figli di entrambi hanno ricordato insieme le intense conversazioni che univano Guido e Cosimo, nel dialogare amabilmente di ogni scibile umano, ma con una forte carica simbolica di chi vive il sapere di prima mano. Cosimo e Guido erano sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda, erano in grado di discorrere per ore di ogni aspetto della vita umana.

L’auditorium è stato riempito da più di un centinaio di persone: docenti, dirigenti scolastici, allieve ed allievi della scuola primaria e media di Montefalcone, amministratori pubblici e numerosi cittadini che hanno seguito e partecipato all’intera giornata.

I lavori sono stati diretti e coordinati dalla sapiente e misurata regia della prof.ssa Gea Palumbo, colta ed appassionata direttrice del Museo.

La manifestazione è stata scandita in varie e ben articolate fasi, con un primo momento dedicato ai saluti.

Il primo intervento è stato del sindaco, dott. Michele Leonardo Sacchetti, che nel porgere i saluti dell’intera amministrazione comunale, ha evidenziato come l’intera giunta abbia accolto con piacere la donazione ed abbia contribuito alacremente e fattivamente, provvedendo all’acquisto della libreria, ed anche con apporto fisico nella sistemazione dei libri, soprattutto con l’opera dell’assessore Rocco Palazzi.

Il sindaco ha chiuso con efficace sintesi, sottolineando l’importanza della biblioteca, con una puntuale citazione come il libro sia il cibo della mente.

Sono susseguiti i doverosi saluti e gli emozionanti ringraziamenti dei figli del compianto prof. Guido Rampone: il prof. Salvatore ha rievocato il legame che univa il proprio padre al prof. Cosimo Nardi, alla scuola ed alla comunità fortorina, quando iniziò la carriera da direttore didattico prima in San Marco dei Cavoti e poi a Montefalcone di Val Fortore; il dott. Adolfo ha sottolineato la poliedrica ed approfondita conoscenza del padre in diversi rami del sapere umano: tale ampia cultura è rappresentata dalla biblioteca, come scrigno che raccoglie un’enorme ricchezza culturale destinata alla fruizione dell’intera comunità.

E’ intervenuto il dott. Francesco Nardi che, nel ricordare la storia del Museo, ha rievocato la bellissima figura del padre Cosimo, ideatore e fondatore dello stesso, che con passione e lavoro ha arricchito, con il tempo e con una meticolosa ricerca, di strumenti ed attrezzature agricole: una ricostruzione attenta di una cultura materiale che ha contraddistinto in tanti secoli la civiltà contadina.

Tutti questi pezzi sono stati restaurati, analizzati, codificati ed esposti, su due piani dell’edificio magistralmente allestiti per lo scopo

Subito dopo è intervenuta la dirigente scolastica, dott.ssa Gaetana Ianzito, la quale ha narrato come ebbe la possibilità di apprezzare il percorso umano e professionale di Guido Rampone, di cui da docente è stata allieva per divenire valente dirigente scolastica.

In virtù di queste esperienze ne ha saputo, con un’appassionata e chiara sintesi, delineare in maniera puntuale l’intero paradigma personale, umano, intellettuale, educativo, culturale, descrivendo in maniera organica l’intera esperienza poliedrica dell’illustre intellettuale sannita.

Poi è sopraggiunto il momento simbolico, quando si è provveduto a scoprire la targa dell’intitolazione della biblioteca, strutturata in maniera tale da raccogliere in una dimensione estetica ottimale, in un abbraccio architettonico, i 4.500 volumi.

Subito dopo è iniziata la tavola rotonda con vari interventi, come quelli delle dirigenti scolastiche dott.ssa Maria Cirocco e dott.ssa Elisanna Pezzuto, nonché di Ciro Di Fiore che ha compiuto un breve excursus storico del rapporto simbolico che unisce polvere, uomo e libro. 

Molto apprezzato è stato l’intervento del prof. Nicola Terracciano sulla storia delle biblioteche in età romana.

E’ stato molto interessante seguire la “lezione di storia” dello stimato docente, nonché dirigente scolastico, che in molti ha ricordato i tempi del liceo, quando venivano insegnate storia e filosofia con passione e competenza, come quella che ha sagacemente caratterizzato il suo intervento.

Significativo è stato il richiamo all’antica e famosa Biblioteca di Alessandria d’Egitto, ove nella stessa struttura aveva sede un importante museo: a distanza di oltre 2000 anni una biblioteca ed un museo vengono a risiedere in un’unica sede, anche in Montefalcone.

La bellissima manifestazione si è conclusa con l’esibizione degli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado, che hanno magistralmente, con figurazioni fisiche, interventi orali, esposto ed analizzato in forma coreografica, gestuale, mimica, iconica gli aspetti problematici e complessi dell’intelligenza artificiale.

Ha fatto seguito su questo tema un coinvolgente ed applauditissimo videoclip, preparato dagli alunni con il coordinamento di valenti e sensibili docenti.

In particolar modo la riuscita della manifestazione si deve all’impegno molto fattivo delle insegnanti Sandra Ciarmoli e Roberta Virgilio.

In tal modo si è conclusa la cerimonia, ricca di spunti e contenuti culturali, che ha celebrato l’alto valore simbolico dell’unione fisica del Museo, fortemente e tenacemente creato da Cosimo Nardi, e della Biblioteca di Guido Rampone affinché si possano unire per sempre, in quanto luogo ove il legame affettivo, umano, culturale, simbolico che univa i due intellettuali possa preservare il sapere, espresso attraverso oggetti e tecnologie, frutto dell’ingegno umano, coniugato con il libro, luogo eterno di conoscenza: in tal modo, in perfetta sintonia ed in inesauribile sinergia, si possa respirare l’autentica cultura, con una visione organica ed un approfondito studio del faticoso cammino umano che mirabilmente sono rappresentati dal Museo Cosimo Nardi e nella biblioteca Guido Rampone.

ANNAMARIA GANGALE 

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