''La vacanza'' per lenire il profondo dolore Cultura
Nella suggestiva cornice del cortile della Rocca dei Rettori è andata in scena” La vacanza”, un testo di Giovanni Anversa, interpretato da Orsetta De Rossi, da Sabrina Knaflitz, da Pino Strabioli, intervallato alla fisarmonica da Marcello Fiorini.
Sul palco appena rialzato da terra la scenografia è davvero scarna ed essenziale, sono collocati tre leggii per gli attori.
A curare la rappresentazione è Pino Strabioli, la narrazione ambientata in uno spazio imprevisto, tre anime falcidiate dal dolore indicibile si ritrovano in un cimitero.
In questo luogo dove regna il silenzio, due donne ed un uomo, pregano rispettivamente per i loro figli e per il compagno.
Le vite strappate alla loro esistenza hanno lasciato un vuoto incolmabile, una ferita non rimarginata, difficile da cicatrizzare nello spazio e nel tempo.
I corpi ricoperti dalla nuda terra, con i nomi sulle lapidi sono gli “angeli”, privi di vita, due mater dolorose e un mater del nulla, così è definito l’uomo nel testo, mostrano i volti della disperazione.
Per sfuggire ad una condizione di estrema tristezza l’uomo propone alle due madri di lasciare il cimitero e di andare in vacanza per una notte.
In riva al mare, illuminati dalle stelle del cielo cercano di sfuggire a qualcosa che opprime i loro cuori, ma in realtà rimane soltanto una mera illusione.
Gli attimi di divertimento, pervasi dall’ironia, sono rimarcati da parole forti, che penetrano la malinconia, s’intrecciano ai ricordi, a quei legami indissolubili.
Il sorriso, il canto, il declamare i versi amati, davanti al mare si stagliano in un orizzonte di senso, in una dimensione esistenziale.
Le madri affrante per la mancanza dei figli e l’uomo disperato per l’assenza del suo compagno, sebbene sperimentino una felicità passeggera, guardano il cielo, in direzione delle stelle, occhi che li guardano. Nella serata inaugurale della 43 esima edizione di Città Spettacolo, diretta da Renato Giordano, denominata “Realtà Rappresentate, le perfomance mirabili degli attori, restituiscono alla realtà quotidiana, tre aspetti psicologici, che invitano alla riflessione, per sopravvivere al dolore, al perenne distacco, alle assenze, a riempire i cuori trafitti dagli episodi vissuti e da attimi di gioia, solcati soltanto da vividi ricordi.
“La vacanza” è il primo testo teatrale, scritto da Giovanni Anversa, laureato in sociologia, ha conseguito il diploma alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano. Ế attualmente vicedirettore di Raitre nonché presidente dell’ATCL, (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio).
Pino Strabioli, all’anagrafe Giuseppe, regista teatrale, attore e conduttore televisivo, a proposito della rappresentazione, inserita nel cartellone di Città Spettacolo ha rimarcato:<>.
Nicola Mastrocinque
nmastro5@gmail.com