L'Emeroteca Provinciale dedicata a Giovanni Fuccio Cultura
E venne il giorno…
Breve antefatto: il 15 giugno 2022, il padrone di casa della Provincia di Benevento, Nino Lombardi - non potendo essere presente fisicamente alla Rocca dei Rettori - durante lo svolgimento del corso di formazione per i giornalisti in memoria del nostro stimato e amato direttore Giovanni Fuccio, interviene con una lunga lettera, in cui ad un certo punto scrive: «Propongo di intitolare al Direttore Giovanni Fuccio la Sezione Emeroteca della Biblioteca Provinciale “Antonio Mellusi”. Credo che questa Sezione, che peraltro si affaccia direttamente sul Corso Garibaldi, fra la gente a cui lui si rivolgeva, racchiuda in sé simbolicamente tanta parte di quel mondo per il quale Giovanni Fuccio tanto si è speso».
Ebbene, quel giorno - carico di emozione e denso di significato per tutta la Redazione di Realtà Sannita - si è finalmente concretizzato lo scorso 22 giugno.
La targa, per la verità, era stata già affissa nella Sala Lettura da diversi mesi e chi scrive, non potendo più resistere alla gioia e alla curiosità (sapendo quanto il direttore si fosse sempre speso per il territorio come giornalista ed editore) si era recata una mattina in Emeroteca per poterla quantomeno sbirciare, ma niente… troppo in alto e doverosamente coperta in attesa dell’ufficialità.
Breve, sobria ed elegante - proprio come sarebbe piaciuta al direttore Fuccio - la cerimonia si è aperta con le belle parole del presidente Lombardi, il quale ha ricordato la passione giornalistica di Giovanni Fuccio, fondatore e direttore della testata “Realtà Sannita” (nata nel 1978, ndr); la sua florida attività editoriale con l’omonima Casa Editrice (fondata nel 1989, ndr), che può vantare un ricco catalogo - circa 200 titoli - di opere dedicate per la gran parte alla storia, alla cultura, alle tradizioni e ai personaggi illustri del Sannio; il lungo impegno come presidente dell’Associazione Stampa Sannita; nonché la felice intuizione di portare il giornalismo nelle scuole grazie al concorso nazionale - ideato quando era consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti - denominato “Fare il Giornale nelle Scuole”.
Del resto, scuola e giornalismo per il direttore Fuccio erano pane quotidiano essendo stato anche docente sia di Filosofia che di Lingua Inglese negli Istituti di Istruzione Superiore.
Lombardi quindi ci ha tenuto a sottolineare: «Tra i suoi grandi meriti c’è sicuramente quello di aver favorito la nascita di una nutrita schiera di giornalisti che si sono formati sulle colonne del suo giornale e sui consigli che egli ha sempre dato a tutti, in maniera disinteressata.
L’informazione libera e vera, l’autonomia di decisione, l’attenzione alla persona e la valorizzazione del proprio territorio: tutto questo era Giovanni Fuccio. Il suo modo di concepire la comunicazione era intriso di valori, proprio quei valori che non solo ha tramandato a tanti suoi giornalisti, ma che ha saputo consegnare anche a tutti quanti noi».
Tra sorrisi, applausi e occhi lucidi, il momento in cui è stata tirata giù la bandiera della Provincia di Benevento con cui era rivestita la targa, davvero è stato un momento molto coinvolgente.
Dopo i ringraziamenti della figlia del direttore Fuccio, Maria Gabriella, che oggi ha preso in mano le redini di “Realtà Sannita”, è intervenuto Roberto Costanzo, decano dei giornalisti sanniti, classe 1929, la cui attività giornalistica - come egli stesso ha ricordato - risale al 1953, dunque ben 70 anni fa, allorquando divenne corrispondente di San Marco dei Cavoti per il quotidiano “Il Mattino”.
«Giovanni Fuccio - ha dichiarato - è stato non solo l’ultimo, ma anche uno dei più impegnati e costruttivi presidenti dell’Assostampa Sannita, pertanto voglio rivolgere un appello: ricostituiamo l’Assostampa Sannita e la chiameremo Associazione Stampa Sannita Giovanni Fuccio».
Inutile dire che gli applausi hanno riempito tutti gli spazi e gli interstizi dell’Emeroteca.
Parole di stima e di affetto sul giornalista/editore Giovanni Fuccio sono state proferite anche dallo studioso Elio Galasso, già direttore del Museo de Sannio e della Biblioteca Provinciale.
«Giovanni Fuccio una volta mi disse: “Il giornalista a volte dà fastidio! Io da giornalista mi lascio coinvolgere dagli eventi che succedono intorno a me, ma ci voglio riflettere sopra e con i miei articoli dare risposte, secondo la mia cultura, cioè non resto chiuso dentro la cronaca semplicemente perché devo vendere i giornali… E posso anche dirti che un articolo non viene capito come se invece pubblicassi sette fotografie, cioè le fotografie parlano molto più di una mia pagina”.
Questo era Giovanni Fuccio, ovvero l’idea di dire la verità fra tanta falsità e voglio aggiungere che egli è stato un grande elegante sia nel giornalismo che nell’editoria. Fuccio ha aperto le porte a tutti e per me, per le nostre vite e per la nostra città, lui è stato un regalo. Persone come Giovanni Fuccio non vengono mai dimenticate, indipendentemente da una targa».
A chiudere il cerchio di un così bel pomeriggio la foto dei giornalisti di Realtà Sannita, intervenuti alla cerimonia, posizionati sotto la targa luccicante con impresso il nome del loro “Grande Direttore”.
ANNAMARIA GANGALE