Museo del Sannio - Chiostro di Santa Sofia: inaugurata la mostra ''Via Appia Regina viarum'' Cultura
Presso il Museo del Sannio - Chiostro di Santa Sofia, della Rete museale della Provincia di Benevento e sito Unesco, è stata inaugurata la mostra fotografica delle immagini storiche e contemporanee dell’intero percorso di oltre 600 chilometri della Via Appia Regina viarum, inserita il 27 luglio scorso nel Patrimonio Mondiale Unesco.
La mostra a cura de l’ICCD - Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero della Cultura e riprodotte dal Comune di Benevento, con la collaborazione della Società Sannio Europa e della stessa Provincia, è stata inaugurata stamani, alla presenza di autorità civili e militari, dal presidente della Provincia Nino Lombardi, dal sindaco del capoluogo Clemente Mastella, dall’assessore comunale alla cultura Tartaglia Polcini, dal vice sindaco De Pierro, dal presidente di Sannio Europa Del Vecchio.
Il presidente Lombardi ha dichiarato: «Celebriamo stamani al Museo del Sannio nel Chiostro di Santa di Benevento - Patrimonio Unesco del sito seriale dei Longobardi, il nuovo insigne riconoscimento dell’Unesco al capoluogo sannita, il terzo nel Sannio. A Nuova Delhi, sabato scorso 27 luglio, il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco ha deciso l’inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco della “Via Appia Regina viarum”, la straordinaria opera di ingegneria ideata circa 2.300 anni or sono da Appio Claudio Cieco da Roma a Brindisi e che attraversa il Sannio antico trasversalmente per decine di chilometri.
Oggi, 29 luglio 2027 con la mostra fotografica già programmata sulla “Via Appia Regina viarum”, vogliamo sottolineare la nostra soddisfazione profonda ed il nostro grande orgoglio per questa decisione. La mostra, che rientra nell’ambito delle iniziative di sostegno alla Candidatura della Via Appia nel Patrimonio Unesco, è dunque anche la testimonianza del lavoro di alto profilo intellettuale, culturale e civile che è stato svolto dalle Istituzioni e dai cittadini perché maturasse la decisione a Nuova Delhi.
Il 10 gennaio 2023 fu siglato in Roma un Protocollo d’intesa denominato «Appia Regina Viarum» che prevede infatti la messa a sistema di un percorso turistico-culturale lungo la prima grande via di comunicazione della storia: l’antica arteria romana ideata da Appio Claudio Cieco, insigne politico romano, nel III secolo avanti Cristo che collegava Roma con Brindisi su un percorso, cioé, che aveva una funzione strategica e storico-politico straordinario di unione del capoluogo romano con i centri della Magna Grecia a sud. Tra questi centri spicca Benevento (allora Maleventum) e le Città di Caudium (Valle Caudina) con il popolo Sannita alleato proprio con la Magna Grecia: dunque il tracciato della Via Appia - sul collegamento più breve tra Tirreno ed Adriatico a sud di Roma, segna profondamente ed in maniera irreversibile la storia del Sannio.
La Via Appia è il Sannio e il Sannio è la Via Appia. Del resto, l’immenso rilievo della Via Appia nella storia italiana e mondiale è in qualche misura focalizzato che il progetto del 2023 fu siglato dai rappresentanti istituzionali di 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 11 Province e 87 Comuni, cioè i territori toccati dalla Regina Viarum nei suoi oltre 600 chilometri di sviluppo. La Regina Viarum - Patrimonio dell’Umanità attesta la straordinaria storia che questo Sannio racchiude e che è attestata dall’inserimento già in tempi diversi nel Patrimonio Unesco della Chiesa di Santa Sofia e dell’Acquedotto Carolino che nasce appunto nel massiccio montuoso del Taburno prima di raggiungere la vicina Terra di Lavoro e Caserta.
La Via Appia è protagonista della storia, come si è detto, ma anche della letteratura, della pittura, delle arti. Gli esempi sono innumerevoli: qui si citano solo:
▪ il grande poeta latino di Venosa (lungo la Via Appia) Quinto Orazio Flacco che con le sue Satire descrive proprio un suo viaggio sulla Via Appia;
▪ il grande pittore Carlo Labruzzi, romano, che nell’autunno del 1789, con l’archeologo e pittore dilettante sir Richard Colt Hoare ripercorse la Via Appia realizzando disegni straordinari che la Provincia mise in mostra alcuni or sono presso la Biblioteca “Mellusi”.
La Mostra in questo Museo del Sannio, oltre all’indubbio e straordinario valore documentale che racchiude, costituisce anche una sorta di omaggio che si intende rendere al lavoro svolto negli anni da studiosi e ricercatori che ha consentito di rinvenire lungo il tragitto della via Appia diverse testimonianza di varie epoche storiche, in alcuni casi con differenti stratificazioni. Questa mostra intende essere anche un omaggio a quanti hanno lavorato per la “riscoperta” della Via Appia ed in definitiva per il lancio della Candidatura Unesco».