Numerosi gli stemmi dei comuni che si possono ammirare lungo il prospetto del Palazzo Camerale di Benevento Cultura

Il palazzo camerale fu costruito nella prima metà degli anni trenta quale emblema della città ad una nuova fase di sviluppo e modernizzazione.

Qualche anno prima della sua costruzione nel 1927 il Regime Fascista, al fine dichiarato di razionalizzare l’assetto politico amministrativo dell’Italia, provvide ad una vasta riorganizzazione del sistema delle province italiane per meglio adeguarle alle esigenze dei servizi.
Nacquero, così, 17 nuove province e quella di Terra di Lavoro venne soppressa con la conseguenza che alcuni dei suoi territori furono aggregati alla Provincia di Benevento.

Lungo il prospetto della camera di commercio possiamo ammirare alcuni stemmi dei nuovi comuni aggregati (Caiazzo, Piedimonte d’Alife), realizzate con piastrelle di maiolica policroma e motivi floreali.

Di seguito si riporta una parte dell’art.2 del Regio Decreto N.1 del 2 gennaio 1927 riguardante proprio i territori soppressi della Provincia di Caserta e annessi alla Provincia di Benevento:

ART.2 “…Sono aggregati: a) alla provincia di Benevento i comuni di: Ailano, Alife, Alvignano, Caiazzo, Castelcampagnano, Castello di Alife, Dragoni, Gioia Sannitica, Piana di Caiazzo, Piedimonte d’Alife, Raviscanina, Ruviano, San Gregorio, San Potito Sannitico, S. Angelo d’Alife e Valle Agricola.

Sebbene al contempo dovette cedere alla Provincia di Campobasso il comune di Cercemaggiore, tuttavia nel 1945, con la ricostituzione della provincia di Caserta, la Provincia di Benevento dovette restituire tutti i comuni annessi al 1927, senza però ottenere la restituzione di Cercemaggiore. In compenso nel 1978 il Comune di Sant’Arcangelo Trimonte fu distaccato dalla Provincia di Avellino e aggregato alla Provincia di Benevento.

Sotto il profilo tecnico, il Palazzo della Camera di Commercio fu uno dei primi edifici beneventani con telaio in cemento armato.

CESARE MUCCI