Un eclettico Eugenio Bennato incanta il pubblico beneventano Cultura

L’Auditorium Sant’Agostino di Benevento sold out per lo spettacolo “Qualcuno sulla Terra”, per ascoltare le sonorità del Sud con testi profondi del grande Maestro Eugenio Bennato, calati in una realtà bipolare, dicotomica, tra il bene e il male con le contraddizioni esistenziali. Gli indirizzi di saluto sono stati rivolti dalla presidente “Amici dell’Accademia”, Maria Buonaguro, e dalla direttrice artistica Marcella Parziale.

Prima dell’esibizione dell’artista partenopeo, l’interessante contributo scientifico, curato da Aglaia McClintock, intitolato: “Appia, Via delle genti”. Nel breve intervento la docente di diritto romano ha sinteticamente trattato l’importanza dell’asse viario, che prende il nome da Appio Claudio e le sue implicazioni culturali, militari ed economiche.

L’ensemble “Le voci del Sud”, che ha accompagnato Bennato è formata da timbri vocali incredibili Letizia D’Angelo soprano, Daniela Dentato mezzosoprano, Laura Cuomo contralto, Francesco Luongo tenore, Angelo Plaitano baritono, Edoardo Cartolano basso, Ezio Lambiase chitarra classica.

Il sessesto si è esibito dapprima con brani tratti dall’ultimo album del talentuoso musicista Bennato, tratti da “Qualcuno sulla terra”, il titolo è davvero un percorso tra le pieghe della storia dell’umanità, dalla creazione del mondo. Le tracce contenute nel cd: “Fiat Lux”, “L’arca di Noè”, da “Kifaja”, “Ballata di una madre”.

Il musicista è stato coinvolgente, fantastico con due chitarre ed il mandolino ha interpretato magistralmente alcuni brani inediti ed altri noti del suo vasto repertorio, incentrati sul brigantaggio, il dramma dei migranti, l’attenzione agli ultimi, ai diseredati.

L’eclettico artista ha eseguito “Evviva chi non conta niente”, “Ninco Nanco”, “Ritmo di contrabbando”, “Ninna Nanna 2002,” “Che il Mediterraneo sia” e “Sponda Sud”.

Il concerto termina con la sua canzone più conosciuta al grande pubblico, “Grande Sud”, non è mancato il bis, la canzone scelta “Brigante se more” scritta con Carlo D’Angiò nel 1979, per lo sceneggiato Rai “L’eredità della priora”.

NICOLA MASTROCINQUE