XL Città Spettacolo, i successi del Giardino dei Semplici e dei Cugini di Campagna mandano in visibilio i fans Cultura

Dopo Loredana Bertè, in Piazza Castello, numerosi fans hanno atteso l’inizio del concerto, che non è stato solo una sorta di amarcord, ma un viaggio musicale degli anni ’70, quando le band sono fiorite come le gemme di primavera, per ripercorrere attimi indimenticabili, emozioni indicibili e amori giovanili.

Sul palcoscenico Gianfranco Caliendo del “Il Giardino dei Semplici”, gruppo fondato nel ’74, si è esibito con i brani famosi del repertorio sia strumentali che quelli cantati. Tra i pezzi non sono mancati “Miele”, “Angela”, “Concerto in la minore” (dedicato a lei), “Tu, ca non chiagne”.

Nel pubblico anche ragazzine, le nuove generazioni riscoprono un mondo, uno spaccato della società in cui i gruppi hanno rappresentato uno snodo essenziale per comprendere i cambiamenti attraverso le canzoni.

In men che non si dica, i tecnici hanno sostituito gli strumenti e si sono avvicendati “i Cugini di Campagna”, con le loro parrucche e i pantaloni a zampa di elefante, che con il genere pop rock, dal ’70, ai giorni nostri hanno pubblicato 19 album.

Oltre al repertorio con i brani noti, tra cui “Un’altra donna”, “Tu sei tu”. Il successo del ’73, “Anima mia”, è stato preceduto da una debita premessa, necessaria, per ricordare la notorietà riscossa (pubblicata come singolo assieme al brano “Te lo dico”).

Il brano è divenuto nel tempo una cover da parte di diversi artisti internazionali dal calibro di Dalida (che ne ha interpretata una versione in francese) Perry Como o Frida degli Abba (in questo caso il titolo viene tradotto in Ett liv i solen) e Claudio Baglioni.

NICOLA MASTROCINQUE