26° dalla fondazione, l'UniSannio inaugura l'anno accademico 2023/24 In primo piano

L’Università degli Studi del Sannio dà il via ufficiale all’Anno Accademico 2023/2024, 26° dalla fondazione.

La cerimonia si è svolta presso l’Auditorium di Sant’Agostino, che ha riaperto le sue porte dopo un’eccezionale riqualificazione. Un minuto di silenzio in ricordo delle vittime delle guerre e un originale Inno d’Italia eseguito dalla Umberto Aucone Jazz Quartet hanno aperto l’evento.

L’Università del Sannio è un bene comune di questo territorio, perché i saperi che essa produce sono linfa vitale per uno sviluppo sostenibile e inclusivo - nella relazione inaugurale del rettore Gerardo Canfora il richiamo al ruolo svolto da UniSannio in un’area interna del Mezzogiorno -.

I saperi - ha detto - generano reti di relazioni sociali più solide, sono condizione indispensabile per una cittadinanza attiva e responsabile. Ma le sfide da affrontare sono tante e complesse”.

Il prof. Canfora ha lanciato un appello alle istituzioni, al Comune di Benevento, alla Provincia, e in particolare alla Regione: “Chiediamo di supportarci nell’affrontare queste sfide, di darci la forza di investire sul futuro dei nostri giovani”.

Sull’importanza della formazione e dello studio si è soffermato il direttore de La Repubblica Maurizio Molinari a inizio intervento: “Stiamo vivendo una fase di accelerazione della storia - ha affermato -. La somma delle novità che intervengono nel nostro quotidiano sfida le nostre conoscenze e ci obbliga a studiare per poter gestire i cambiamenti. Siamo coinvolti in quanto italiani, europei e cittadini del Mediterraneo”.

Tre i fronti che individua Molinari su cui gli italiani devono correre e innovare: cambiamenti climatici, diritti digitali e integrazione. E proprio dal Mediterraneo arrivano le opportunità migliori: “Dobbiamo essere in grado di integrare nel nostro Paese più energie, sogni e speranze per sfidare l’inverno demografico”.

Del futuro delle aree interne ha parlato nella sua prolusione il prof. Giuseppe Marotta, prorettore dell’ateneo e docente di Economia agraria.

La rigenerazione delle Aree Interne - ha detto Marotta - deve diventare una priorità, una sorta di 18° obiettivo di una Agenda regionale 2030, ispirata al policentrismo, al potenziamento del capitale territoriale, al cambio culturale e all’Open Innovation, nella consapevolezza che il futuro nelle aree interne arriva prima, ma poi si sposta anche nelle altre realtà territoriali”.

Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di Benevento Clemente Mastella, lo studente Raffaele Lucariello, Henintsoa Faniry Nissy Edmond, in rappresentanza della comunità studentesca internazionale e Antonella De Blasio per il personale tecnico-amministrativo. Ha concluso la cerimonia il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola. 

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