All'Università l'ultima parola sui cinghiali In primo piano

Finalmente uno spiraglio. Per venire a capo della questione cinghiali (quei quasi porcelloni che amano bivaccare tra aironi, cormorani e pesci di fiume) si sono riuniti gli esperti della Regione e i rappresentanti sindacali degli agricoltori.

Per prima cosa è stata chiamata in causa l’Università. Al ritorno alla normalità, dopo la festa con la Ministra venuta appositamente da Milano, l’ateneo del Sannio studierà una applicazione di nuove tecnologie per tenere a freno la vivacità di queste bestie. Andiamo a finire sempre là: gli umanidi hanno risolto il problema e figli non ne fanno più, i cinghiali saranno resi più umani.

Naturalmente i professori e i sindacalisti non parlano in questi termini oscenamente espliciti. E per non farsi capire, gli stessi animali vengono classificati come “ungulati”. Chi vuol capire capisca.

Non c’è altro rimedio, cittadini e lettori, che una bella “ungulatura”.

M. P.