Celebrati i 150 anni del Museo del Sannio In primo piano

E’ stato celebrato il 150° della nascita del Museo del Sannio di Benevento, istituito il 4 settembre del 1873 dal Consiglio Provinciale.

La cerimonia, voluta dal presidente della Provincia Nino Lombardi si è svolta con una serata d’onore divisa in due momenti: il primo presso il Teatro Comunale Vittorio Emanuele al Corso Garibaldi e il secondo presso l’adiacente Museo nel complesso monumentale della Chiesa di Santa Sofia.

Erano presenti le autorità, i sindaci del Sannio, gli ex presidenti della Provincia Floriano Panza, Mario Serino e Carmine Nardone, numerosi cittadini.

La serata, con il patrocinio del Comune di Benevento, condotta dal giornalista Alfredo Salzano, è stata curata dalla Società partecipata Sannio Europa che valorizza la Rete Museale della Provincia, con la partecipazione del Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala”, del Liceo Musicale “G. Guacci”, dall’Istituto Alberghiero “Le Streghe” di Benevento e dal Consorzio Sannio Tutela Vini.

Recando i saluti istituzionali della Città capoluogo, il sindaco Clemente Mastella ha sottolineato il valore che riveste un Museo per una comunità ed il Museo del Sannio per quella beneventana e sannita. Mastella ha rinnovato l’impegno suo personale e della sua Amministrazione per la Fondazione del Museo Egizio d’intesa con la stessa Provinciae la Fondazione Museo Egizio di Torino al fine di dare adeguato risalto e valorizzazione a quella che è attualmente la Sezione Egizia del Museo del Sannio.

E’ quindi intervenuto il presidente Lombardi che, reso omaggio alle eminenti personalità del mondo della cultura locali ed internazionali, che vollero l’istituzione del Museo e quindi implementato il suo patrimonio, ha sottolineato come da sempre l’Istituto è stato aperto a tutto il territorio provinciale.

Lombardi ha sottolineato che questa “mission” di quello che è uno scrigno di tesori sanniti fa riferimento all’unitarietà degli sviluppi e delle dinamiche storiche incrociatesi nel cuore dell’Appennino meridionale a metà strada tra i mari Tirreno ed Adriatico attraversato dalla Via Appia e dalla Via Appia Traiana e dal Regio Tratturo sulla rotta Roma, Puglia, Grecia e Gerusalemme e dove si sono vissute le epoche dei Sanniti, della Magna Grecia, dei Romani, dei Longobardi.

Il presidente ha, quindi, ricordato come la Provincia, a partire dal Museo, abbia creato negli anni una Rete Museale sul territorio sannita e che intende rafforzarla sempre di più contando sulla cooperazione degli Enti possessori dell’immenso patrimonio culturale, archeologico, artistico e storico locale. Infine, Lombardi ha ribadito la volontà di puntare al Museo Egizio del Tempio isiaco di Benevento che ha già ottenuto il cordiale appoggio del ministro dei Beni Culturali e della Fondazione Museo Egizio di Torino.

E’ toccato quindi al curatore delle Celebrazioni, già direttore scientifico del Museo del Sannio, Marcello Rotili, ripercorrere la storia del Museo del Sannio, le cui fondamenta furono gettate già verso la fine del Settecento per poi concretizzarsi circa un secolo più tardi allorché la Provincia acquistò sia il complesso monumentale della Rocca dei Rettori che il complesso museale della Chiesa di Santa Sofia per farne il cuore del polo culturale e museale che ha inventariati 50.000 beni di tre millenni. Rotili ha anche tracciato le linee degli interventi che sono in programma per il futuro del Museo.

La serata è stata salutata con un concerto dal titolo “A Betlemme nascette nu Ninno“, un percorso storico sui canti della tradizione napoletana e del Sannio-Irpinia, con l’Orchestra della Tradizione Napoletana del Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala”, diretta da Luigi Ottajano.

Infine, le celebrazioni si sono concluse presso il Museo del Sannio con l’intervento di mons. Felice Accrocca, arcivescovo metropolita di Benevento, che ha benedetto il monumentale Chiostro di Santa Sofia, costruito tra il 1142 e il 1176, e si è soffermato in particolare davanti al pulvino n. 1 “Natività”, che, scolpiti nella pietra bianca, reca le classiche raffigurazioni del Presepe con il Bambin Gesù, Giuseppe, la Madonna, il bue, l’asinello e la Stella cometa. 

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