CERRETO SANNITA - Schiaffi, calci e tirate di capelli ad anziani in una casa di riposo. Nei guai 4 operatori socio-sanitari In primo piano
Nella mattinata odierna, all’esito di una certosina attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, personale dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita e della Tenenza della Guardia di Fidanza di Solopaca, ha dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, applicativa della misura cautelare personale del divieto di dimora nel Comune di Cerreto Sannita con limitazione territoriale circoscritta all’area interdetta del luogo di lavoro, nei confronti di quattro operatori socio-sanitari (OSS), tutti residenti nella Valle Telesina, poiché ritenuti gravemente indiziati del reato di maltrattamenti aggravati ai danni degli anziani ospiti presso una Casa Albergo per Anziani e Comunità Tutelare per persone non autosufficienti con sede nel Comune di Cerreto Sannita.
A seguito delle complesse indagini svolte è emerso che i soggetti destinatari del provvedimento, nella loro qualità di Operatori Socio Sanitari, da gennaio 2024 maltrattavano gli anziani ospiti della struttura percuotendoli con schiaffi, calci e tirate di capelli e schernendoli. Le violenze sono avvenute nei confronti di soggetti non autosufficienti e con disabilità riconosciuta (ex art. 3 Legge 104/92). Inoltre, le citate condotte si sono verificate anche alla presenza di altri anziani ospiti della residenza incutendo in loro un profondo timore per la loro incolumità e creando un clima di vessazione e sopraffazione.
Le indagini hanno consentito, anche attraverso attività tecniche, di identificare i quattro operatori Socio Sanitari raggiunti dal provvedimento. Molteplici sono gli elementi gravemente indiziari a carico dei predetti, acquisiti attraverso segnalazioni, sommarie informazioni rese da persone informate dei fatti e da alcuni anziani ospiti, intercettazioni telefoniche e inequivocabili immagini tratte dalle intercettazioni ambientali audiovideo, registrate all’interno della struttura.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione ed i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.