Il ministro Fratin nel Sannio: ''Voltare pagina per arrivare ad un equilibrio ambientale'' In primo piano
Visita nel Sannio del ministro dell'Ambiente e delle Energie Gilberto Pichetto Fratin, al fianco dell'on.le Francesco Maria Rubano. A fare gli onori di casa il presidente degli industriali sanniti, Oreste Vigorito. Ecco alcuni stralci dell'intervento del Ministro davanti ad una nutrita partecipazione di imprenditori e amministratori locali: “Stiamo vivendo un momento di cambiamento epocale, vi è la necessità di superare anche i modelli di produzione e di consumo d’energia: è il concetto della de-carbonizzazione. È nostro dovere voltare pagina e arrivare ad un nuovo equilibrio ambientale. E lo si ha, se riusciamo a raggiungere anche un nuovo equilibrio energetico”.
“Abbiamo la fortuna di essere una lunga penisola al centro del Mediterraneo, ecco perché dobbiamo fare le cose migliori in assoluto: sull'idrogeno, il nostro disegno è di produrlo anche nel Nord Africa attraverso il piano Mattei. È una partita in progress, dove s’individuano dei percorsi. Come sull'eolico: è vero che lo fanno soprattutto i cinesi, ma siamo il primo produttore europeo di acciaio per cui sarebbe ora che ci mettessimo a farlo anche noi”.
“Considerate che avremo sull’automotive, in base ad un censimento di alcuni anni fa, circa 1.500 imprese italiane che dovranno... cambiare mestiere. Piaccia o non piaccia, l'elettrico va avanti per cui ci saranno imprese, che oggi producono poniamo delle marmitte per un grande produttore automobilistico, che riceveranno una lettera in cui si dice dal 1 gennaio 2025 'il tuo prodotto non lo compro più, non mi serve più, perché non faccio più questo tipo d’auto'. Questa impresa, dobbiamo accompagnarla e dargli una nuova opportunità”.
La sfida che abbiamo davanti per le imprese, non va fatta in difesa: vedo che tanti si difendono per cui c’è anche chi descrive, in ambito internazionale ed europeo, la nostra come una posizione di retroguardia, appunto di difesa. I libri delle elementari ci dicono che l'Italia è un paese che non ha materie prime e, di conseguenza, è un paese solo trasformatore: beh, questo paese trasformatore, grazie alle sue genialità, da paese di straccioni dilaniato da una difficile guerra, è diventata la sesta-settima potenza mondiale. Ecco perché dico che possiamo vincere anche queste sfide”.
GIUSEPPE CHIUSOLO