Il presidente Nino Lombardi chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l'agricoltura sannita In primo piano
Il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, richiede alla Regione Campania e al Ministero dell’agricoltura il riconoscimento dello stato di calamità naturale a seguito delle persistenti e violente precipitazioni atmosferiche, anche con devastanti grandinate, di questi ultimi giorni che hanno investito il territorio sannita colpendo in particolare il comparto agricolo.
“Chiedo - ha detto Lombardi - che la Regione Campania ed il Ministero dell’agricoltura intervengano per prendere formalmente atto delle conseguenze derivanti alle coltivazioni ed alle produzioni agricole del territorio sannita dai nubifragi accompagnati da grandinate che si susseguono da giorni soprattutto nelle ore pomeridiane e che stanno rendendo impossibili coltivazioni e raccolti. Riteniamo necessario avviare il processo amministrativo e tecnico per la individuazione e lo stanziamento delle necessarie risorse finanziarie per il territorio duramente colpito. Il settore primario è una componente fondamentale nella creazione del Pil provinciale: le produzioni di qualità e di eccellenza della vitivinicoltura, della olivicoltura, della zootecnia sono l’ossatura dell’economia locale con tradizione plurisecolare ed vocazione. Le conseguenze si profilano devastanti anche per tutto l’indotto e per le esportazioni”.
Il presidente ha fatto riferimento alle segnalazioni ed alle denunce presentate sia dai sindaci che dalle organizzazioni agricole per le conseguenze devastanti delle avversità atmosferiche che hanno colpito il Sannio nel corso di questa primavera 2023, che tale è solo di nome. Lombardi richiama l’attenzione sul fatto “che è impossibile accedere ai campi allagati; che gli operatori agricoli non possono prestare la necessaria cura alle piante nel periodo più delicato della loro maturazione; che tutte le produzioni di pregio della agricoltura sannita risultano pesantemente colpite in questo periodo; che le previsioni per i raccolti e per la stessa vendemmia non sono affatto rosee. E’ - ha concluso Lombardi - doveroso e necessario dunque pianificare le misure finanziarie necessarie ad evitare che un’intera categoria professionale e produttive”.