La Telesina: una delle arterie più pericolose d'Italia In primo piano

Le strade italiane sono le più pericolose d'Europa, viaggiare in auto rappresenta un alto fattore di rischio per automobilisti e pedoni. Le statistiche parlano di una vera emergenza e l'Unione Europea sta attuando delle strategie coordinate, affinchè entro il 2010, si possa ridurre del 50% il numero delle vittime sulle strade. Strade insicure anche nel Sannio, il cui primato per pericolosità spetta alla SS372 Benevento-Telese-Caianiello, triste scenario di incidenti mortali.

Dai dati forniti dalla Polizia Stradale è emerso che rispetto al 2007, nell'ultimo trimestre del 2008, il numero di incidenti sulla SS372 è triplicato così come il numero di persone coinvolte: infatti i decessi registrati sono passati da 0 a 3 e il numero di feriti è aumentato di circa 6 volte. In aumento anche la gravità dei sinistri. Basti pensare che nella sola settimana di Pasqua ci sono state 4 vittime, la maggior parte giovani vite.

Tra le cause principali l'elevata velocità, il mancato rispetto della segnaletica, la guida in stato di ebbrezza e l'inadeguatezza dell'infrastruttura stradale. Altro dato non trascurabile, è che dal mese di gennaio fino al 31 marzo 2008, su 70 incidenti avvenuti nella Provincia, 6 guidatori sono risultati positivi all'alcool test.
Insieme alla Telesina, la Statale Appia è la seconda strada più rischiosa del beneventano anche se rispetto all'anno precedente, gli incidenti sono diminuiti. Dai dati forniti dalla Provincia, nella sola città di Benevento si sono verificati nell'ultimo anno, 300 sinistri.

Mentre in Italia avvengono 617 incidenti stradali ogni ventiquattrore. Ciò significa che in media ci sono 15 morti e 860 feriti al giorno. Proprio in tema di sicurezza stradale, la Provinciadi Benevento sta avviando, insieme agli enti preposti quali la Polizia Stradale e Provinciale, la Regione, l'ACI, l'Ufficio Scolastico della Regione Campania e l'Università degli Studi del Sannio -Dipartimento di Ingegneria- un ambizioso progetto per realizzare sul territorio, una valida politica di prevenzione contro gli incidenti stradali con interventi di informazione e prevenzione nelle scuole.

Insieme all'ISTAT, che provvederà a stilare una mappa del territorio con l'indicazione dei cosiddetti punti neri delle strade locali, verranno individuate le misure più opportune ed urgenti per porre fine allo stillicidio delle vittime. Nello specifico, il progetto CMSS Centro di Monitoraggio per la Sicurezza Stradale, si basa su una tecnologia informatizzata in grado di presentare gli aggiornamenti sulla incidentalità e sarà a breve, un centro operativo a tutti gli effetti.

Francesco Trusio, presidente dell'Aci di Benevento, ente promotore dell'iniziativa ha evidenziato come tutti siano chiamati a collaborare per porre un freno a un dramma dalle proporzioni enormi. L'Aci ha aderito e proposto l'adesione Strade sicure.

Una petizione che mira a raggiungere un milione di firme da consegnare al governo per pressarlo. Per indurre il Parlamento ad attivarsi immediatamente per l'approvazione di misure urgenti e perentorie, allo scopo di arginare questo fenomeno mortale. La finalità del progetto CMSS è di ridurre negli anni a venire, la pericolosità delle infrastrutture viarie della Provincia e di incrementare ulteriormente la forte riduzione di mortalità, il cui indice è ben al di sopra della media regionale. Nell'ambito di tale progetto, rientra anche la pianificazione e la gestione della rete viaria provinciale sulla SS 372, più nota come superstrada Benevento-Telese-Caianello.

In attesa dell'ampliamento, questa strada resta ancora non sicura per diversi fattori, tra cui la scarsa visibilità, la carreggiata unica e a doppio senso di marcia, il livello di traffico superiore alle sue capacità di portata. Inoltre, la Telesina è una strada di collegamento trasversale tra la Campania e il Lazio, per cui molto trafficata. Ben l'80% dei veicoli pesanti proveniente dal Nord e diretti in Puglia, si riversa su quest'arteria. Spesso i sorpassi azzardati avvengono proprio per evitare i mezzi pesanti. Ad incrementarne la pericolosità concorrono anche i numerosi svincoli e lo stato di manutenzione non assicurato dall'organismo competente, oltre al degrado del manto stradale.

Prima dell'inizio dei lavori di raddoppio, passeranno come minimo dai 4 ai 6 anni. Allo stato attuale, sussiste solo il progetto preliminare, mentre tutte le altre fasi previste dalla norma quali il progetto definitivo ed esecutivo, nonché l'appalto dei lavori, non sono ancora pronti. Nell'attesa che gli Enti preposti adottino rimedi tali da mitigare l'incidentalità, alcune soluzioni come l'installazione di telecamere che rilevino i sorpassi azzardati nei punti più pericolosi, l'aumento dei controlli da parte delle forze dell'ordine oppure, limitare il transito dei tir nei giorni festivi, potrebbero rivelarsi efficaci.

Purtroppo sia Benevento, che le altre provincie del Mezzogiorno, pagano la carenza di infrastrutture determinanti per lo sviluppo. E mentre l'esigenza del raddoppio della SS372 è imminente e il monitoraggio del fenomeno d'incidentalità rappresenta un potenziamento di controllo, occorrono azioni più decise da parte degli organismi competenti, affinché questa situazione di disattenzione non perduri a lungo.

SIMONA PALUMBO