Ora la Lega guarda alle Regionali. Ricciardi: porte aperte ma con cautela In primo piano

Diciamo la verità dottore Ricciardi, un successo così clamoroso (1° partito nel Sannio) nemmeno lei se l’aspettava... E’ così?

Con chiarezza dobbiamo dire che un successo così clamoroso non era previsto. Ma Le dico che durante la campagna elettorale abbiamo percepito il grande consenso che circondava la Lega e la sua candidata. Mi creda abbiamo battuto la provincia palmo a palmo. Dovunque un grande entusiasmo e una grande partecipazione.

Passata la festa ora però lei ha davanti a sé un’infinità di problemi da risolvere a cominciare dall’organizzazione del Partito che qui nel Sannio è quasi inesistente… Quali saranno le sue prime mosse?

Una organizzazione esiste, grazie anche a questa abbiamo raggiunto il risultato. Dobbiamo strutturarla meglio, abbiamo ancora tanto da lavorare.

La prima mossa è il cambio sede. Ne avremo una più grande nel centro della città.

Cosa dirà a quei tanti che ora vogliono entrare nel partito e che già vi chiedono di voler ricoprire questo o quel ruolo se non candidature...

Chiedono di aderire alla Lega tanti, tanti cittadini. Le porte sono aperte. La Lega si basa sull’ordine, sulla lealtà al progetto politico, sul rispetto delle regole. Gli indirizzi nazionali, sono chiari. Occorre stare attenti agli opportunisti, a quelli che vogliono l’incarico già prima di entrare. Mi dispiace pure che qualcuno non iscritto al partito possa lasciare dichiarazioni alla stampa autoproclamandosi dirigente della Lega. Il Coordinamento di Benevento riceve le richieste di adesione le quali vengono valutate con attenzione. Le porte sono aperte ed il progetto inclusivo, con qualche prudenza. Chi ha un passato politico burrascoso e da saltimbanco è meglio che rifletta.

La prossima scadenza elettorale saranno le Regionali... Lei pensa che la Lega debba correre da sola o con il Centro Destra?

Alle regionali correremo con un candidato leghista. Poi saranno gli organi di partito a decidere.

Come vede una eventuale candidatura di Mastella a Governatore?

Occorre cambiare decisamente passo. Il suo partito non ha brillato alle elezioni europee. I cittadini aspettano non le solite liturgie, ma uno scatto politico che dia centralità al Comune, e lo ponga come capofila dello sviluppo economico della Città e del Sannio. Non si può fare politica alla vecchia maniera. Bisogna fare rete con gli altri comuni, per definire all’unisono lo sviluppo delle infrastrutture, vera piaga del Sannio, e organizzare il volano turistico-religioso con una concertazione dei comuni maggiormente interessati.

A proposito di emigranti, tema tanto caro alla Lega... Qui nel Sannio si presenta a parti rovesciate perché qui sono i nostri giovani che emigrano a frotte provocando una vera e propria desertificazione dei nostri paesi. Che fare per fermare questo disastro?

Noi importiamo immigrati clandestini privi di specializzazione, mentre esportiamo giovani “cervelli”. Non le sembra una grave contraddizione? Per fermare questa emergenza di vitalità intellettuale occorre una politica di sviluppo, sviluppo, sviluppo.

SILVIA RAMPONE