Progetti pilota per la coltura della canapa. Mortaruolo: 'Investiamo sul rilancio della filiera' In primo piano

'Con l'approvazione della Legge regionale n. 5 del 20 gennaio 2017 la Campania è stata la prima Regione in Italia a dotarsi di una propria normativa per la promozione della coltivazione e dello sviluppo della filiera agroindustriale della canapa dopo il varo della legge nazionale'. Ad affermarlo è il consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania, Erasmo Mortaruolo.

'È un lavoro - evidenzia Mortaruolo - che come Commissione Agricoltura della Campania abbiamo cominciato tempo fa e condotto con dovizia partendo dal confronto con tutte le cooperative e le associazioni interessate. Da vicepresidente della Commissione Agricoltura nel corso di questo anno ho avuto in più occasioni l'opportunità di confrontarmi su questa tematica che ha riscosso molto interesse nel nostro contesto regionale. E ho condiviso con i cittadini campani la convinzione che saremmo riusciti entro l'anno ad essere una delle prime regioni d’Italia a entrare nel vivo sul rilancio della filiera attraverso progetti di promozione, formazione e sperimentazione. Oggi, quella convinzione, si traduce in certezza attraverso la pubblicazione dell'avviso emanato dalla Regione Campania per la presentazione delle istanze per la richiesta di contributo per la realizzazione dei progetti pilota per favorire la coltura della canapa (Cannabis sativa) e le relative filiere produttive'.

L'avviso stabilisce i termini e le modalità di presentazione dei progetti pilota che contengano le seguenti azioni: prove di collaudo dell’innovazione varietale e di processo nella coltivazione e nella trasformazione della canapa che abbiano carattere di sostenibilità ambientale ed economica (saggi varietali in campo su canapa industriale in diversi ambienti pedoclimatici campani; sperimentazione applicata di nuove agrotecniche ecosostenibili in ambienti campani compresa la meccanizzazione della raccolta; prove, in impianti di piccole dimensioni, di molitura dei semi raccolti nelle prove di campo ed estrazione dell’olio da sottoporre ad analisi di laboratorio; valutazioni di laboratorio su campioni di prodotti e sottoprodotti provenienti dalle attività di campo ai fini dell’individuazione delle varietà più adatte per la filiera alimentare e per altri utilizzi, con determinazione di almeno tre parametri qualitativi sull’olio estratto dai semi (acidità totale, numero di perossidi e profilo degli acidi grassi); determinazione dei costi di produzione ai fini della valutazione della sostenibilità economica della coltivazione della canapa in Campania per i diversi utilizzi (da seme per olio, da fibra tecnica e da fibra tessile) e predisposizione dei disciplinari di produzione in relazione alle diverse possibili destinazioni dei prodotti tali da contenere le specifiche agrotecniche da seguire.

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